Vendere su Amazon o eBay: Quale Conviene?

Vendere su Amazon o eBay? Se hai deciso di monetizzare i tuoi prodotti sfruttando Internet, devi anche comprendere quale di questi strumenti si adatta meglio ai tuoi scopi e alla tua attività commerciale!

Quella di “Vendere su Amazon o eBay” è d'altronde una domanda da un milione di dollari. Entrambe le piattaforme vantano dei pro e dei contro che potrebbero adeguarsi ai tuoi obiettivi o infrangere i tuoi sogni di vendere online. Ma partiamo da una necessaria premessa: entrambi i marketplace ti consentono di ottenere una grande visibilità per i tuoi prodotti, per via della grande mole di traffico, ma ti mettono anche di fronte ad una concorrenza molto ampia, e all'obbligo di corrispondere una commissione per ogni vendita effettuata. Le due piattaforme, però, hanno anche delle notevoli differenze: soprattutto per quanto concerne la valorizzazione del tuo marchio.

Vendere su Amazon o eBay: una questione di brand

La prima differenza fra Amazon e eBay è la valorizzazione del tuo brand: Amazon è un retailer che punta all’annullamento del tuo marchio, mentre eBay è un mass marketplace che ti mette a disposizione diversi strumenti per dare visibilità al tuo nome. Entrando nello specifico, il primo ti impedisce ti creare un contatto con la clientela di Amazon, mentre il secondo ti consente addirittura di linkare il tuo e-commerce proprietario. Da un punto di vista di branding, dunque, eBay vince il confronto con Amazon.

Amazon o eBay: traffico e community

Quando decidi quale marketplace utilizzare per la vendita dei tuoi prodotti, devi anche chiederti quale sia la soluzione migliore in base a fattori come traffico e visibilità. Qui vince ovviamente Amazon: l’e-commerce può infatti contare su un traffico organico proveniente da Google notevole, e nettamente superiore rispetto a eBay. Per quanto concerne la community, poi, le differenze sono ancor più marcate: chi acquista su Amazon si fida molto del venditore, mentre la stessa cosa non può essere detta di eBay, dove non è raro che acquirente e negozio entrino in conflitto. Questo significa sostanzialmente una cosa: su eBay i commenti positivi dei tuoi clienti fanno la differenza, mentre su Amazon quasi non contano. In altre parole, vendere su eBay significa puntare forte sui feedback, dato che i clienti tendono a fidarsi solo dei negozianti con molti commenti positivi: il che riduce anche la concorrenza.

Formato di vendita, costi ed altri fattori distintivi

Quando si analizza la convenienza di vendere su Amazon o eBay, sono tantissimi gli elementi preponderanti. A partire dal formato di vendita: eBay è noto per il suo sistema ad aste, il che favorisce per via della possibilità di spuntare ottimi prezzi nel caso di prodotti unici e da collezionismo. Amazon, invece, ha sempre puntato al prezzo fisso: un vantaggio per la vendita dei prodotti di consumo. Per quanto concerne le tariffe, entrambe prendono bene o male le stesse percentuali, quindi non c’è né un vincitore, né un perdente. E lo sviluppo delle pagine di vendita? Su Amazon è un’operazione estremamente veloce, anche per via delle questioni relative alla foto (di archivio): al contrario, su eBay è un’operazione più complessa ma anche maggiormente personalizzabile.

vendita su amazon

Ecommerce su Amazon e eBay

Se hai ben chiaro quanto abbiamo condiviso nella nostra introduzione, cerchiamo di compiere un interessante passo in avanti. Non prima, però, di rammentare come il mondo digitale abbia avuto un enorme impatto sulle attività commerciali, con lo shopping che è stato condotto a portata di mano di tutti i clienti, che in pochi minuti possono essere effettuati gli ordini dei prodotti preferiti da qualsiasi luogo del mondo.

Ebbene, in questo contesto sempre più diversificato e innovativo, Amazon e eBay rappresentano due piattaforme che difficilmente un imprenditore può sottovalutare. E, anche in questo caso, è molto importante sapere quale potrebbe essere la scelta migliore per voi.

In relazione ad Amazon e eBay, ecco cinque differenze tra la vendita su questi siti di shopping!

L'ambiente di mercato

Ogni mese, Amazon accoglie circa 100.000 nuovi venditori tra le sue fila. Diversi grandi marchi stanno affollando le vetrine di questa piattaforma commerciale per vendere i propri prodotti, rendendo Amazon uno spazio virtuale sempre più competitivo. Per le imprese di e-commerce in erba o per le start-up, e specialmente per chi vende al dettaglio, potrebbe non essere facile stare al passo con questo tipo di concorrenza.

Naturalmente, questo non significa che i nuovi venditori non possano prosperare all’interno di Amazon! Tuttavia, è fondamentale cercare di curare una strategia dedicata al marketplace di Jeff Bezos: un gigante dalle tantissime opportunità, che possono essere conquistate esclusivamente con un approccio pienamente consapevole.

Di contro, eBay ospita 175 milioni di utenti attivi ed è un sito di shopping che sembra fornire uno spazio di marketing più “accomodante” per i piccoli venditori, i cui brand non sono magari molto popolari, e hanno pur sempre la possibilità di distinguersi su eBay. Uno dei vantaggi di eBay è la capacità di sviluppare un marchio e commercializzarlo con immediatezza presso i potenziali clienti.

Insomma, due ampissime piattaforme, con centinaia di milioni di utenti attivi.

I prodotti

In relazione alle categorie di prodotti, i requisiti di eBay tendono ad essere più permissivi di quelli di Amazon. Le categorie di prodotti di Amazon sono piuttosto competitive e restrittive mentre su eBay potrebbe essere più facile collocare i propri prodotti anche in senso marginale.

Amazon fornisce circa 40 categorie di prodotti che vanno dall'abbigliamento e accessori al software e giochi per computer, alcuni dei quali richiedono l'approvazione di Amazon. 12 delle categorie disponibili sono aperte ai venditori senza approvazione, a condizione che vengano pagate le tariffe richieste. Libri, Abbigliamento e Giocattoli di solito sono le categorie più ambite dai venditori.

Anche eBay propone un vasto ventaglio di prodotti in vendita, ma il suo particolare meccanismo a base d’asta lo rende distintivo rispetto ad Amazon.

La spedizione della merce

Entrambe le piattaforme variano nelle loro politiche di consegna. Amazon ha due modi principali che un venditore può scegliere per consegnare i prodotti alla propria clientela, come Fulfilled by Amazon (FBA) e Fulfilled by Merchant (FBM). In sintesi, il metodo FBA richiede che i venditori inviino i loro prodotti ai magazzini di Amazon, e sarà Amazon a distribuire i prodotti da lì verso la clientela finale, occupandosi altresì dell’assistenza post-vendita.

Su questa caratteristica – sicuramente molto comoda per i venditori, considerato che non dovranno occuparsi del magazzino e della logistica – vengono addebitati dei costi in base al peso dell'articolo, ai costi di gestione e di stoccaggio per metro quadrato e una percentuale dei profitti totali sulle vendite.

Di contro, il metodo FBM permette ai venditori terzi di consegnare i prodotti ai clienti internamente o tramite spedizione in dropshipping.
Su eBay, invece, non ci sono alternative logistiche. Sono dunque i venditori ad essere responsabili della consegna dei prodotti.

Le tariffe di vendita

Amazon ha a disposizioni dei conti per professionisti e individui, con diverse tariffe. In particolare, l’account Pro prevede il pagamento di una tassa mensile di 39,99 euro oltre alle spese di vendita, mentre i conti individuali prevedono il pagamento di una tassa di 0,99 euro per ogni vendita, insieme ad altre spese di vendita che variano a seconda della categoria di prodotto. Il piano individuale conviene dunque per i venditori che prevedono di vendere meno di 40 articoli al mese.

Le tasse su eBay sono principalmente di due tipi. C’è una tassa di inserimento che viene addebitata quando si crea un annuncio, e c’è una tassa finale di valore che deve essere pagata al momento della vendita dell'articolo. In media, i venditori eBay riescono a conservare più profitto rispetto a quelli su Amazon.

Insomma, cerchiamo di schematizzare, partendo dall’assunto che sia Amazon che eBay ti faranno pagare delle commissioni di vendita:

  • eBay: in linea di massima le commissioni sono più basse di quelle di Amazon. Pagherai una commissione per le inserzioni, ma le prime 50 sono gratis. Inoltre, se apri uno store eBay (costa circa 20 euro al mese) il numero di inserzioni gratuite aumenta. C’è poi una commissione finale sul prezzo di vendita (circa l’8% fino a 50 euro e circa il 5% per la quota eccedente) e la commissione PayPal, sebbene non sia obbligatorio utilizzare questo sistema di pagamento (la commissione è di 0,45 euro + 2,9% sul totale dell’importo transato).
  • Amazon: come abbiamo visto, le commissioni dipendono non solamente da quello che si vende quanto anche dal piano Pro o individuale. Ci sono poi le commissioni Amazon per la vendita, che partono dal 5% per i prodotti di informatica, arrivando al 45% per alcune categorie.

Alle commissioni di cui sopra ricorda poi di aggiungere i costi di spedizione. Su eBay dipenderanno dal servizio scelto (corriere, Poste, ecc.), mentre quelli di Amazon dipenderanno da spazio, giacenza e spedizione “pura”, se sceglierai di ricorrere al vantaggioso servizio FBA.

Il pagamento

Il pagamento è un altro punto che potresti voler considerare tra i due siti di shopping. I venditori su eBay possono essere pagati immediatamente, considerato che tutto dipende dalle opzioni di pagamento disponibili per gli acquirenti. Una volta che un articolo è stato venduto con successo, dunque, è possibile riceverne i proventi via PayPal, carta di credito o di debito, o anche con il pagamento alla consegna.

La procedura di pagamento su eBay è dunque molto diversa da quella di Amazon. Amazon riceve i pagamenti per i venditori ed effettua depositi due volte al mese. Questo elimina la necessità per i venditori di tracciare gli articoli non pagati o di inviare fatture. Quando il saldo del tuo conto sarà positivo, il denaro sarà inviato al conto bancario attraverso un bonifico bancario.

Conclusioni

La decisione di quale sia il migliore tra i due siti di shopping è lasciata alla tua discrezione, non essendoci una risposta univoca. Si potrebbe per esempio scegliere di leva sulla più ampia base clienti di Amazon o si potrebbe scegliere eBay a causa delle spese di vendita più ridotte che può offrire, e così via.

Naturalmente, niente ti vieta di essere contemporaneamente presente su entrambi i siti, con una strategia che possa fondarsi su piattaforme multiple. Insomma, dato che in fondo essere presenti in entrambe le piattaforme non è affatto difficile, si può anche scegliere di vendere su entrambi i siti di shopping. In ogni caso, la conoscenza di queste differenze può aiutare i venditori a massimizzare i vantaggi su ogni sito, per quanto il nostro elenco sia evidentemente superficiale e parziale, e debba dunque essere considerato come parte integrante di una introduzione che ti lasciamo il piacere di approfondire.

È altrettanto evidente che Amazon e eBay non concludano il novero di canali di marketing nei quali dovresti essere presente. Ricorda infatti che non c’è un’unica presenza che dovresti necessariamente valorizzare, a discapito delle altre, ma che ogni canale nel quale sei presente deve essere considerato come parte integrante di una strategia più ampia e diversificata che, ad esempio, debba tenere in debita valutazione anche la presenza dei canali sui social.

Ovviamente, anche questa occasione ci è gradita per invitarti a parlare di questi e di altri aspetti legati alla vendita su eBay e Amazon nello spazio dei commenti, che potrai utilizzare per poter interloquire con il nostro team e con tutti i nostri lettori. Sarà la giusta occasione per poter migliorare la conoscenza delle tecniche più appropriate per poter ottenere risultati di rilievo sulle piattaforme e-commerce in cui ritieni di essere presente con consapevolezza e convenienza!

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