SEO, ecommerce e social media: quali punti d'incontro? Parlare di social media + SEO richiederebbe una trattazione avanzata e molto approfondita, in profondità per ogni social media affrontato. Cercheremo soltanto, in questo breve post, di introdurre le potenzialità dei principali social media nel settore, per capire se e come conviene investire tempo e soldi.
Google +
Google Plus è il social network di Google. E già questo dovrebbe bastare per un “ok, teniamone conto!”. G+ è il social dell'autorship, quello che permette di assegnare un autore ai singoli articoli facendo salire il ranking. È anche in collegamento diretto con Youtube, perchè le condivisioni video appaiono all'interno dello stesso Youtube. Insomma: creare un profilo azienda su Google Plus è il punto di partenza per qualsiasi strategia social.
Il social più famoso al mondo è un potentissimo strumento per attirare nuovi utenti sull'ecommerce trasformandoli in clienti. Si comincia creando un buon profilo aziendale e puntando su immagini e contenuti di qualità. L'obiettivo è ottenere engagement, ossia coinvolgere e rendere attivi gli utenti.
In parallelo al profilo aziendale creiamo una pagina fan, inserendo una URL personalizzata e modificando, quando possibile, l'aspetto della pagina. Nella pagina fan ci sarà il link al nostro negozio online, ma anche post aggiornati in collegamento con le nostre offerte sul sito o gli articoli di approfondimento. Cerchiamo di coinvolgere l'utente con post veramente utili, da sconti e promozioni a immagini d'impatto collegate a materiale informativo.
Facebook può essere usato come una specie di servizio clienti, per interagire con la nostra utenza, rispondere alle domande comuni e mostrare il lato umano del nostro lavoro. Basta dare uno sguardo, ad esempio, alla pagina FB di Groupalia.
E poi ci sono le e-commerce apps, applicazioni specifiche dedicate agli ecommerce che usano Facebook. Le migliori? BeeTailer, Ecwid, ShopTab e iFrame App. Ideali per creare un vero e proprio Facebook shop.
Cinguettare per l'ecommerce? Certo che si. Per dare voce, e autorevole, alla nostra azienda. La prima modalità, attiva, è fare supporto clienti in modo veloce ed immediato, tagliente e incisivo, oltre a “lanciare” sul web novità e spunti. La seconda, passiva, è “spiare” i competitor per capire le chiavi del loro successo, ed ispirarsi allo loro strategia aziendale per acquisire un nuovo approccio.
Cosa possiamo inserire in un tweet:
- Annunci di sconti;
- Annunci di offerte e coupon;
- Annunci di lancio di nuovi prodotti;
- Domande rivolte ai clienti;
- Richiesta di opinioni e pareri;
- Immagini curiose e originali dei prodotti;
- Link agli ultimi post del blog aziendale;
- Citazioni relative al nostro business.
E via di seguito.
Il “cool social” per eccellenza, cattura soprattutto un target giovanile. Usiamolo per creare un profilo aziendale e postare foto intelligenti, curiose e fresche.
Snobbato da alcuni, questo interessantissimo social consente di metter su una board di immagini realizzando un profilo aziendale con link esterno al nostro sito, titolo e url della board, link interni alle singole immagini postate. Ottimo per una prospettiva visual sul nostro campionario di prodotti, ma anche integrato con immagini relative alla nostra nicchia.