Strategie e Consigli per Migliorare la Tua Attività di Email Marketing

L'email marketing è la forma di direct marketing per eccellenza: rappresenta la versione digitale della classica pubblicità cartacea inviata nelle caselle postali, con tutti i vantaggi offerti da Internet e dalla rete:

  • economicità (costi di produzione e di invio nulli o estremamente ridotti); immediatezza e tempestività delle comunicazioni;
  • ROI (ritorno d'investimento o redditività del capitale investito) solitamente molto alto;
  • possibilità di personalizzare i contenuti in base alle caratteristiche e agli interessi dei destinatari, stabilendo con questi ultimi una relazione uno a uno;
  • possibilità di effettuare test preliminari per individuare i messaggi più efficaci;
  • possibilità di eseguire con facilità analisi statistiche sui risultati delle campagne di mailing, esaminando metriche quali la deliverability, i tassi di bounce, di apertura, di click e di conversione.

Per sfruttare appieno le potenzialità dell'email marketing e migliorare le proprie campagne, è opportuno seguire alcuni semplici ma fondamentali accorgimenti.

1. Liste e contatti di qualità

Le liste di contatti devono essere di qualità. Anzitutto, gli indirizzi devono essere acquisiti nel rispetto della normativa sulla privacy: gli utenti devono iscriversi alle mailing list volontariamente ed esprimere esplicitamente il proprio consenso alla ricezione di newsletter ed email promozionali e al trattamento dei dati personali da parte dell'azienda. Il database va pulito regolarmente, eliminando i contatti non più raggiungibili ed aggiornando le schede degli utenti attivi con le nuove informazioni via via disponibili. Se le liste vengono acquistate da terzi, è indispensabile affidarsi solo a fornitori qualificati e professionali.

2. Segmentare e profilare i contatti del proprio database di email marketing

Per ottimizzare una campagna di email marketing, è importante segmentare il proprio bacino di contatti in base a criteri socio-demografici, geografici, psicografici e comportamentali. In tal modo, sarà possibile creare messaggi mirati, con contenuti interessanti e pertinenti rivolti ad uno specifico target che sarà più propenso ad aprire e leggere le email, nonché a rispondere positivamente alle call to action presenti nel testo.

3. Realizzare e testare call to action efficaci nelle tue email promozionali

Quanto a quest'ultime, si tratta di elementi cliccabili, testuali o grafici, che sollecitano il navigatore a compiere un'azione significativa per l'azienda (effettuare un acquisto, completare un ordine, iscriversi ad una newsletter, visitare il sito, scaricare del materiale…). Devono essere chiare, ben distinguibili e persuasive, in modo da catalizzare l'attenzione del destinatario e trasformarlo da semplice lettore ad utente attivo legato all'impresa da un rapporto di engagement e partecipazione. Le call to action risultano più efficaci se includono un termine temporale o ad una scadenza (ad esempio “Ultimi giorni”).

4. Analizzare i dati statistici e lo storico

Utile è anche valutare con attenzione il giorno della settimana e l'orario della spedizione. Una risposta univoca a questa problematica non esiste: occorre analizzare lo storico degli invii precedenti per verificare se i tassi di apertura più elevati si registrano in momenti specifici, integrando nell'analisi anche la segmentazione per target. Si potranno così distinguere più sottoinsiemi di destinatari con preferenze di lettura differenti e programmare gli invii di conseguenza, impostando un timing ottimale per ciascun gruppo.

5. Calcolare i tempi di invio, open rate e qualità dei contenuti

Calcolare bene la tempistica d'invio può aiutare ad incrementare l'open rate, ma la qualità dei contenuti resta il fattore primario su cui puntare per una buona campagna di mailing: se le email suscitano interesse e vengono apprezzate nel tempo, verranno contrassegnate come “da leggere” e aperte a prescindere dall'ora e dal giorno della ricezione.

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