La sitemap è tra gli strumenti più utili per migliorare il posizionamento di un sito: oltre ad essere consigliata dagli stessi sviluppatori di Google, è anche facilissima da ottenere senza richiedere particolari conoscenze di programmazione.
Per sitemap si intende un file XML (eXtensible Markup Language) all'interno del quale sono elencate tutte le URI del nostro sito, ovvero tutte le pagine.
In genere le sitemap si aggiornano da sole, e sono utilizzate dagli spider dei motori per indicizzare una ad una le pagine web. In una sitemap possiamo inserire tutte la pagine ma anche escluderne alcune, oltre ad offrire ulteriori info utili.
Per la realizzazione di buone sitemaps i migliori motori di ricerca (parliamo dunque al 99% di Google) fanno riferimento al Protocollo Sitemaps, un protocollo che ha standardizzato la tipologia di sitemap così da semplificare la modalità di scansione delle informazioni.
Per un ecommerce che sfrutta un CMS la sitemap può essere realizzata grazie ad appositi tool, semplici e veloci da usare, quindi totalmente automatizzati una volta installati sul sito.
Come creare una sitemap per l'ecommerce
Per estrarre una sitemap dal proprio sito non serve fare alcun duro lavoro manuale o scrivere complesse pagine di codice. Programmi come Google Sitemap Generator, ad esempio, fanno benissimo il loro lavoro aiutandoci con i motori di ricerca.
È importante, però, comprendere la differenza tra le due tipologie di sitemap più diffuse: la sitemap HTML e la sitemap XML. Se la sitemap HTML è la classica “mappa del sito” e serve principalmente agli utenti, la sitemap XML è una lista di link utile soprattutto ai motori, che però non visualizziamo nel markup del sito e quindi nel codice.
Questo è il codice di esempio di una sitemap XML:
<?xml version=”1.0″ encoding=”UTF-8″?>
<urlset xmlns=”http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9″>
<url>
<loc>http://www.sitodiesempio.it/</loc>
<lastmod>2012-12-01</lastmod>
<changefreq>yearly</changefreq>
<priority>0.6</priority>
</url>
</urlset>
In questo tipo di schema vediamo in azione il protocollo sitemap con l'url della pagina, la data di ultima modifica del file, la frequenza di modifica e le priorità.
A noi non interesserà agire a livello di codice, ma è bene capire comunque come funziona una sitemap.
Nella sitemap, e questo è fondamentale, forniamo a Google anche numerosi metadati:
- Nel caso di immagini: tipo, argomento, licenza e così via;
- Nel caso di video: categoria, durata ecc.;
Niente paura, dunque: il processo di creazione è automatizzabile.
Creare sitemap con WordPress
Supponendo di avere un ecommerce con WordPress, per creare una sitemap XML non dobbiamo fare altro che installare un plugin, e nello specifico:
- Google XML sitemap, per la sitemap in generale;
- Google XML sitemap for image, per le immagini;
- Google XML sitemap for video, per i video.
Oppure altri plugin simili.
Siccome il processo è velocissimo (basta attivare il plugin), per accelerare la comunicazione delle Sitemaps a Google possiamo inserire manualmente il riferimento all'interno dei Google Webmaster Tools.