Significato e Definizione di Lead Nurturing, Opt-in, Opt-out, Remarketing e Viral Email Marketing

Indice

Lead Nurturing

Letteralmente “nutrimento”, si riferisce alla cura che l'azienda dedica ai propri contatti. Una volta acquisiti nuovi lead, l'impresa deve seguirli con regolarità per comprendere i loro bisogni ed interessi rispetto ai prodotti e ai servizi offerti, con l'obiettivo di trasformare gli acquirenti potenziali in clienti attuali. L'email marketing è uno degli strumenti migliori per coltivare i propri contatti, mantenendo e migliorando le relazioni nel tempo: inviando contenuti pertinenti e personalizzati, è possibile catalizzare l'attenzione dei lettori, fidelizzarli, stimolarli ad aprire e leggere newsletter ed email promozionali ed incentivarli a rispondere positivamente alle call to action, compiendo azioni significative per l'azienda (effettuare un acquisto, usufruire di un'offerta, visitare il sito, compilare un modulo, partecipare ad un sondaggio…).

Opt-in e opt-out

Indicano le procedure di iscrizione e disiscrizione ad un database o a una mailing list. Si parla di confirmed opt-in (COI: iscrizione con verifica) quando l'iscrizione prevede l'invio ad ogni nuovo iscritto di una email in cui si chiede di compiere un'azione (tipicamente cliccare un link, oppure rispondere) per attivare e convalidare effettivamente la sottoscrizione. Una email di opt-out, invece, contiene un link che, se cliccato, permette all'utente di cancellarsi dalla lista e dai successivi invii. Entrambe le operazioni non dovrebbero richiedere più di un paio di passaggi per essere completate.

Privacy

In Italia è in vigore una normativa sulla privacy (D. Lgs n. 196/2003) secondo cui non è possibile spedire newsletter o comunicazioni commerciali a indirizzi email senza il consenso informato dei destinatari: questi devono essere a conoscenza di chi detiene i loro dati, essere informati sull'utilizzo che se ne intende fare e fornire un'accettazione esplicita del trattamento di tali informazioni per la finalità stabilita.

Remarketing

Il termine si riferisce prevalentemente alle strategie di analisi e di riattivazione degli utenti che non hanno completato una procedura di acquisto online. Particolarmente efficaci sono le cosiddette trigger email e le behavioural email: le prime sono email inviate automaticamente al verificarsi di determinate condizioni (ad esempio l'abbandono del carrello virtuale, per incoraggiare a completare l'ordine); le seconde sono email personalizzate sulla base del comportamento dell'utente sul sito e del percorso di navigazione suguito (in tal caso, il messaggio potrebbe non solo incentivare ad effettuare un acquisto abbandonato, ma suggerire anche prodotti e promozioni correlati al prodotto verso cui l'utente si era mostrato interessato).

Spam

Indica l'invio massivo e indiscriminato di email identiche, generalmente commerciali, ad utenti che non hanno richiesto esplicitamente di riceverle; gli indirizzi vengono spesso raccolti in modo automatico dalla rete mediante appositi programmi, o ottenuti, gratuitamente o a pagamento, da database e liste di contatti precostituite. Le email di spam contengono di solito elementi testuali e grafici caratteristici che permettono ai filtri antispam di identificarle come tali, di marcarle come posta indesiderata ed eventualmente di bloccare il mittente.

Viral email communication

Per massimizzare la diffusione e l'effetto virale di una email, è possibile inserire all'interno del testo un link che inviti il destinatario ad inoltrare il messaggio ad uno o più indirizzi, e/o dando la possibilità di condividere il contenuto sui social network.

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