Il recupero dei carrelli abbandonati è una fase decisiva per il successo del tuo e-commerce: vediamo insieme come fare.
Spesso nemmeno ti rendi conto di quante opportunità perdi a causa dei carrelli abbandonati: un vero peccato, considerando che per arrivare a questo punto avrai sicuramente impiegato tantissime energie nella costruzione e nell’ottimizzazione del tuo e-commerce. Eppure capita che gli utenti, per una serie di ragioni molto diverse fra loro, decidano di abbandonare il loro carrello prima di completare l’acquisto sulla pagina del checkout: come recuperare i carrelli abbandonati, e far tornare i tuoi clienti sui loro passi?
Indice
Recupero carrelli abbandonati: le premesse
La prima cosa che devi fare è comprendere i motivi che spingono i tuoi potenziali clienti ad abbandonare il loro carrello all’interno del tuo e-commerce. Premesso che ciò può dipendere da fattori che non puoi controllare direttamente, come ad esempio la semplice curiosità di un utente alle prime armi, va anche detto che alle volte la colpa può essere tua.
I motivi dell’abbandono di un carrello, infatti, potrebbero essere il frutto di una procedura troppo complessa per arrivare alla pagina del pagamento, oppure della tua scelta di nascondere il costo della spedizione durante l’allestimento del carrello: nel secondo esempio, gli utenti potrebbero stranirsi vedendo comparire all’ultimo questa voce di costo extra. Per i motivi sin qui elencati, il modo migliore per spingere gli utenti al checkout è prevenire queste situazioni.
Come recuperare un carrello abbandonato?
La migliore strategia per porre rimedio a questo problema è l’email per il recupero dei carrelli abbandonati: la newsletter, infatti, è uno strumento che si presta anche ad un efficacissimo utilizzo per riportare i clienti sul tuo e-commerce e per convincerli a completare l’acquisto lasciato a metà da chissà quanto tempo. Da questo punto di vista, esistono diverse strategie che potrai utilizzare per questa fase di recupero: sia per spingere al checkout immediato, sia per invogliare gli utenti a completare i loro acquisti offrendogli delle promozioni.
Email marketing per carrelli abbandonati: le strategie
Innanzitutto è bene che tu sappia che non esiste newsletter senza la creazione di un database di email: in fase di registrazione al tuo e-commerce, dunque, cerca sempre di specificare che l’indirizzo inserito dagli utenti verrà utilizzato per inviargli comunicazioni o promozioni. Dovrai dargli la possibilità di decidere in autonomia: senza il loro consenso, infatti, le tue email potrebbero essere considerate spam, con gravi danni alla tua immagine. Detto questo, le strategie di email marketing per il recupero dei carrelli abbandonati sono sostanzialmente tre:
- Email entro un’ora – Prevedi sempre l’invio di una mail entro un’ora dalla composizione del carrello, magari spiegando passo per passo come effettuare la fase di checkout. Semplificherai la vita al tuo potenziale cliente.
- Email entro una settimana – Potresti anche inviare una email promemoria entro la prima settimana, all’interno della quale potrai specificare la “data di scadenza” del carrello ed eventuali link a prodotti correlati.
- Email entro un mese – Se il proprietario del carrello non ha ancora portato a termine l’acquisto, potresti programmare l’autoresponder della tua newsletter per l’invio di una terza email: in questo caso, il consiglio è di offrire al potenziale cliente una serie di promozioni per spingerlo verso la pagina del pagamento.