Il 2017 ha rappresentato un periodo di particolare importanza per poter assistere al cambiamento di tendenza nel modo in cui i vostri siti ricevono il proprio traffico di riferimento. Dopo anni di forte crescita da parte dei social network, la search ha finalmente avuto un ritorno di fiamma, superando i social media come il principale driver di traffico all'interno della rete. Naturalmente, questo non significa certamente che possiate trascurare la giusta presenza sui social media o la conduzione di campagne di marketing sulle rispettive piattaforme. Significa solamente che – come sempre – dovrete avere la cura di adattare la vostra strategia e, man mano che cambiano i modelli di traffico, renderla più flessibile e integrata.
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Nel 2016 i visitatori del vostro sito avevano maggiori probabilità di essere stati qui indirizzati dai social network, piuttosto che sbalzati da altri canali più o meno organici. Tuttavia, come accennavamo, gli ultimi dati forniti da Shareaholic confermano che contro ogni previsione, il 2017 è stato l'anno in cui la search ha fatto il suo gradito ritorno in cima alle fonti di traffico, con una quota del 34,8% delle visite nel 2017, rispetto al 25,6% dei social media. Ma quali sono i social media che possono portarti maggiore traffico e, si spera, vendite?
Facebook è sempre il re, ma il suo dominio è meno forte di prima
Come è lecito attendersi, Facebook è stato il motore più importante nel traffico sociale per il 2017, e tutto lascia presagire che lo sarà anche nel 2018. Sfortunatamente per lui, però, non è stato un anno positivo: la percentuale di visite da Facebook è diminuita del 12,7% tra la seconda metà del 2016 e la seconda metà del 2017, dimostrando qualche chiaro segno di affaticamento.
Di fatti, dopo un dinamico 2016, spinto anche dalla campagna elettorale statunitense, Facebook ha apportato una serie di importanti modifiche a quali contenuti vengono visualizzati nel feed di notizie e in che modo vengono visualizzati. A ciò si aggiunga che gli utenti hanno continuato a modificare il proprio comportamento sulla quantità di contenuti che “consumano” su Facebook, diminuendo il tempo sul sito del 5%. Ovvero, ragionando in termini macro, di ben 50 milioni di minuti al giorno. Emerge altresì che gli utenti dedicano meno tempo a Facebook in generale, e più tempo a video e contenuti di live streaming, che per natura hanno meno probabilità di collegarsi ad altre pagine.
Se Facebook è in calo, comunque, occorre rammentare che all’interno della ricca fetta di traffico condotto dai social, detiene la stragrande maggioranza delle influenze, con un peso che però è oggi pari al 18,16% rispetto al 30,93% di fine 2016. A crescere è invece la quota di Pinterest, che continua la sua scalata passando da un peso del 6,10% di fine 2016 al 7,53% del 2017, con un incremento piuttosto vivace su base annua. Il resto? Briciole, o quasi. Non sottovalutabili (come lo 0,73% di Instagram o lo 0,74% di Twitter), ma quanto basta per rammentare che una solida strategia di social marketing non può non fare a meno della coppia Facebook / Instagram.