La pagina nera del SEO riguarda le penalizzazioni. Non è difficile, infatti, incappare nel cartellino rosso di Google, specie quando si commettono errori o grossolane ingenuità in fase SEO.
Ecco le penalizzazioni più comuni e come rimediare.
Tipi di Penalizzazioni
Appena un motore di ricerca scopre qualcosa di sospetto o artificiale in un sito, mette in atto una penalizzazione. La penalizzazione può far scalare un sito nelle SERP dei motori di ricerca, o nei casi più gravi condurre a bannare l'intero sito ovvero cancellarlo dai risultati stessi. Esistono penalizzazioni limitate nel tempo, ma più spesso un procedimento di penalizzazione si intende ad libitum. La terza possibilità è che alcuni contenuti del nostro sito si vedano applicare un filtraggio, ossia vengano resi irraggiungibili a partire da alcune key.
Ma cosa conduce a una penalizzazione o a un ban?
Cause più comuni di penalizzazione
La causa più frequente di penalizzazione è l'attività di spamming, che può essere messa in atto in tanti modi diversi.
Google, ad esempio, considera spam l'inserire link a siti che fanno spamming (e link a siti bannati), ma anche i contenuti duplicati e le pagine zeppe di keyword ma in disaccordo con i contenuti, quindi non pertinenti. È considerato spam anche il cloaking, ovvero il preparare contenuti specifici per i motori mentre gli utenti visualizzano altro. Allo stesso modo è attività di spam diffondere link al proprio sito per forum e siti specializzati con stringhe di testo sempre uguali, insomma contenuti non naturali e forzati, non originali. Da qualche tempo anche la vendita di backlink può condurre alla penalizzazione di un sito, e bisogna quindi stare attenti nell'utilizzarla. Per non parlare poi delle tecniche di black hat: da maneggiare con estrema cura, per non restarne scottati.
Ancora: da evitare come la peste i “link a chilo”, link nascosti, broken link, keyword stuffing, contenuti copiati, troppe ads, troppi tag h1.
Come scoprire una penalizzazione?
Non sempre è facile comprendere che siamo stati penalizzati. In genere accade quando perdiamo bruscamente posizione nelle serp, oppure non riusciamo a indicizzarci anche per key di long tail.
Per capire quante pagine del nostro sito sono indicizzate su Google, utilizziamo il comando:
site:nomenostrosito.it
digitandolo nel motore di ricerca. Se non compare nulla o poco di fatto, probabilmente è in atto una penalizzazione. Le altre ricerche possiamo farle per le keyword specifiche per le quali sappiamo di essere posizionati. Abbiamo forse perso posizioni? Per scoprire una penalizzazione bisogna sorvegliare tutti gli strumenti a nostra disposizione, utilizzando anche Analytics per evidenziare i cali di traffico improvvisi e la perdita di popolarità di alcune key.
I motori possono mettere in atto sia penalizzazioni automatiche che manuali: mentre nel primo caso il problema si risolve subito scoprendone la causa, nel secondo bisogna rivolgersi direttamente al team che ha operato la penalizzazione.
Il modo migliore per uscire dalle penalizzazioni è rivolgersi a un SEO esperto, qualificato e soprattutto con esperienza certificabile nell'ambito delle penalizzazioni. Prima, però, possiamo provare noi stessi a individuare la causa o rivolgerci a forum specializzati, dove facilmente riceveremo utili consigli.