I video possono essere ottimizzati in chiave SEO tramite alcuni accorgimenti, per migliorare il posizionamento su Google e sfruttare tutte le potenzialità di uno strumento spesso sottovalutato. Step by step, ecco come procedere nell'ottimizzazione dei video.
Targettizzare i video
Come arriva un utente a visualizzare il nostro video? Ecco la prima domanda che dovemmo porci nell'ottimizzazione di contenuti multimediali. Ok, l'utente potrebbe essere partito dal nostro canale Youtube se ne abbiamo uno, ma è molto interessante scoprire quali ricerche Google e Youtube portano l'utente proprio a quel video specifico che stiamo considerando.
Dire video, oggi, significa dire Youtube. Esistono molti ottimi servizi di video sharing come Vimeo, ma Youtube detiene oggi la miglior fetta di mercato ed è anche il più considerato da Google per valutare ranking e posizionamento di un sito. Proviamo a cercare “video chitarre” su Google: il primo video mostrato in homepage viene proprio da Youtube!
Gli obiettivi di chi vuole ottimizzare un video sul proprio ecommerce sono due:
- Capire come un utente cerca i video su Youtube e Google;
- Capire come aiutare l'utente a trovare esattamente quel che cerca.
Ottimizzare i video su Youtube
L'utente medio di Youtube può raggiungere un video perchè lo ha cercato, oppure arrivarci da una ricerca generica. Immaginiamo di stare cercando una recensione video sul nuovo iPhone6. Potremmo digitare:
“iphone 6”
ma anche:
“recensione iphone 6”.
Se invece abbiamo le idee poco chiare su quale cellulare comprare, scriveremo:
“recensioni cellulari”.
Possiamo restringere la ricerca grazie ai filtri (canali, categoria, video, HD ecc.), oppure navigare nei video correlati.
Uno strumento molto interessante per scoprire come cercano gli utenti su youtube è il Keyword Tool, che si focalizza sulle keys più cercate nel Tubo e sulle frasi correlate ai diversi video, ordinate per n di visualizzazioni. Utilissima anche la funzione suggest: digitiamo la parola da cercare nel motore di youtube, e apparirà una finestra con le combinazioni suggerite. Ancor più potente è il Youtube Analytics, che va in profondità su aspetti come numero di visualizzazioni, origini del traffico e rapporti di coinvolgimento.
Una volta studiato il target siamo pronti per lavorare all'ottimizzazione, comunciando a creare un nostro canale Youtube e lavorando sull'aspetto grafico, i link esterni (al nostro sito e alle pagine social), gli eventuali suggerimenti ad altri canali.
Scegliamo bene il titolo del canale, ed eventuali collegamenti a G+. La descrizione è la parte più importante, perchè comparirà nelle serp dei motori di ricerca e dunque deve contenere tutte le key. Rispetto ai tag, non vengono considerati da Google come keywords ma sono utili per l'indicizzazione sullo stesso youtube. Molto utili anche le playlist in primo piano, per categorizzare i nostri video e suggerire percorsi di navigazione.
Per quel che riguarda i singoli video, poi, l'ottimizzazione parte dalla scelta di un buon titolo, che contenga la keyword da posizionare ma sia anche efficace, possa incuriosire ed attirare, e sia formulato con il linguaggio che utilizza il target.
La description anche qui è determinante perché comparirà nelle SERP: qui possiamo inserire la URL ad una nostra pagina, oltre ad informazioni utili sul video e non deducibili dallo stesso. Per un video lungo, ad esempio, è interessante l'uso di una scaletta temporale per indicare i vari argomenti trattati nel corso del filmato, con relativo minutaggio. Categorie, tag e località aiutano l'utente nella ricerca dei video, anche via Maps, mentre in chiave SEO si rivela utilissima l'interazione con gli utenti, attraverso commenti o anche iniziative per coinvolgere direttamente le persone interessate al canale.