Ottimizzare per i Motori di Ricerca le Immagini dei Prodotti in un E-commerce

Non solo testo: anche le immagini sono importantissime nell'economia del posizionamento.

Ottimizzare le immagini significa affinare uno strumento di prim'ordine per il proprio business, visto che ogni buon ecommerce fa leva sul potere delle immagini poiché deve mostrare i propri prodotti.

In più, è possibile lavorare su alcuni aspetti delle immagini per utilizzarle ai fini del posizionamento nei motori di ricerca. Vediamo come.

Immagini per informare e persuadere

Prima ancora della SEO, le immagini servono a mostrare, informare, convincere, suggestionare. Quindi in un ecommerce mostrano il prodotto in vendita, informano delle sue caratteristiche ovvero lo rendono realmente visibile, hanno il potere di convincere se sono ben fatte (luci giuste, sfondo giusto, taglio professionale, ecc.), quindi suggestionano nel senso che creano atmosfere, si agganciano a immagini interiori, evocano desideri e quindi bisogni.

Non a caso, si ribadisce, siamo nella società dell'immagine. E l'immagine ha il potere di dare forza a un testo, come viceversa, e come sanno benissimo i copywriter.

La prima regola per un ecommerce, dunque, è puntare su immagini di qualità. Le immagini che fanno leva sulle emozioni sono fondamentali specie nei social network, dove la condivisione è la chiave dell'engagement. Per un ecommerce, chiaramente, la tipologia di immagini da scegliere dipende dal segmento merceologico, e quindi da cosa stiamo vendendo. Non sottovalutiamo il potere delle immagini dunque, e utilizziamolo anzi come leva per la nostra strategia di marketing.

Immagini per la SEO e il posizionamento sui motori di ricerca

Ipotizziamo di aver scelto bellissime immagini, magari commissionate ad un bravo fotografo e realizzate su misura per il nostro sito. Non è sufficiente avere immagini vincenti: possiamo anche sfruttare la leva dell'ottimizzazione e usare le foto per migliorare il posizionamento sui motori.

Sappiamo che nel codice HTML di una pagina web l'immagine è indicata con il tag <img>. Ad esempio così:

<p><img src=”immagini/paperino.jpg” width=”280″ height=”500″ alt=”foto di Paperino” title=”titolo immagine” /></p>

Gli attributi inseriti nel tag <img> sono in questo caso quattro:

  • Src, ovvero la URI;
  • Width, ovvero le dimensioni;
    Alt, ovvero il testo alternativo mostrato sul sito quando l'immagine non si carica.
  • Title, ovvero il titolo immagine;

In termini di posizionamento SEO, l'attributo Alt è il più importante, poichè Google lo scansiona per capire di cosa parla l'immagine e come classificarla.

In primo luogo l'attributo Alt è quello che permette a un'immagine di comparire su Google Immagini. Poi, oltre ad essere un potente strumento per l'accessibilità (un non vedente gioverà dell'attributo alt grazie ai lettori vocali), è di primaria importanza per la SEO, sia per posizionare le immagini stesse che le pagine. Purchè lo si usi nel modo giusto.

Immaginiamo di avere la nostra pagina web e dover ottimizzare per la keyphrase “borse di pelle”. Nella pagina compaiono 3 foto di borse di pelle, ma l'errore più grande che potremmo commettere è fare keyword stuffing inserendo in tutti e 3 i tag <img> l'alt “borse di pelle”.

Ricordiamoci, piuttosto, che Google “ama” le cose naturali, ovvero non vuole riconoscere un pattern di ottimizzazione e quindi la volontà di ingannarlo per il posizionamento.

Il segreto, dunque, è giocare con i sinonimi. Potremmo ad esempio fare così:

Borsa 1: <img …. alt=”una borsa di cuoio artigianale” />

Borsa 2: <img …. alt=”comodo borsello di pelle” />

Borsa 3: <img …. alt=”borsa di pelle fiorentina lavorata a mano” />

In questo caso abbiamo usato sinonimi o termini vicini (borsello di pelle, borsa di cuoio), ma anche fornito informazioni aggiuntive (artigianale, comodo, lavorato a mano, fiorentino), insomma non ci siamo limitati alla mera ripetizione della keyword.

È importantissimo lavorare anche sui nomi dei file.

Immaginiamo che la nostra jpeg della borsa di pelle si chiami IMG4239932.jpg.  Ok, possiamo fare di meglio: rinominare l'immagine con la chiave di interesse. Potremmo chiamarla:

  • borsa-di-pelle.jpg
  • borsa_di_pelle.jpg
  • borsapelle.jpg

E via di seguito. Così nel tag <img> anche la URI sarà coerente con tutto il resto.

Per potenziare il lavoro svolto nel tag img, possiamo inserire una didascalia all'immagine sempre di carattere informativo, e all'interno dello stesso div o paragrafo che contiene <img>.

Ricordiamo, infine, che molti utenti cercano gli articoli da acquistare direttamente da Google Immagini: un buon motivo per cercare di posizionarsi anche con le proprie jpeg o png che siano.

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