Ottimizzare la Velocità di Caricamento e Navigazione nelle Pagine del Sito Web E-commerce

Don't Make me Think!” sembra urlare Steve Krug nel suo più celebre libro. Ovvero “non farmi pensare!”, il monito implicito di ogni utente web, che vuole navigare online in velocità e scioltezza.

Krug sostiene, sulla base di studi specifici, che l'utente web non è paziente, anzi vuole compiere le proprie azioni online in modo veloce e immediato, quasi senza pensare.

È questa una delle chiavi del successo di un ecommerce: rendere le cose semplici, ottimizzare tutti i processi e migliorare sempre la user experience.

Uno dei fattori che maggiormente incide nel successo di un sito è la velocità di navigazione. Quanto si può navigare rapidamente il nostro sito? Quanto sono macchinosi i passaggi e le procedure? Gli anglosassoni parlano di TTI, time to interact, ovvero il tempo richiesto ad un sito affinchè l'utente possa interagire con la pagina.

Utenti ecommerce e pazienza

Un recente studio effettuato negli Stati Uniti (Radware) ci dice che l'utente medio di un ecommerce non è disposto ad attendere più di 5 secondi per vedere la pagina caricata. Di questa percentuale (che ammonta al 59%!) il 19% circa si fermerebbe a 3 secondi di attesa, mentre il 37% degli impazienti confessa che, in caso di caricamento lento, va senza esitare sul sito del concorrente più immediato.

Immaginiamo questa scena: cerchiamo un libro su Ibs, ma per qualche strana ragione il sito non si apre o è lentissimo… spazientiti ci rivolgiamo ad Amazon, che invece in 2 secondi ha il nostro risultato bello e pronto. E magari, gratificati dalla velocità, compriamo.

Ora, considerato che i due nomi sono puramente esemplificativi (quindi potrebbe accadere anche il contrario), abbiamo compreso il processo: far attendere il nostro utente può significare perdere, in pochissimi secondi, un potenziale cliente.

Velocizzare la user experience sull'ecommerce

Per ovviare a ogni genere di problema dobbiamo eseguire test preliminari su diversi dispositivi e con diverse connessioni. Poi, in caso di problemi, lavorare sull'ottimizzazione del sito snellendo il codice e/o altri elementi che appesantiscono la pagina (immagini troppo grandi, plugin molto “pesanti” e via di seguito). Altra tecnica abbastanza usata è mantenere nella cache il numero maggiore possibile di file, cosicché l'utente non debba ogni volta ricaricarli.

Da valutare anche la tipologia di hosting che abbiamo scelto, perchè non sempre la banda disponibile può essere sufficiente alla mole di traffico che passa sull'ecommerce.

Un'ottima analisi sulla velocità del sito è offerta dal servizio pagespeed di Google.

Velocità di navigazione su smartphone e tablet

Un aspetto che molti ecommerce sottovalutano è la velocità di caricamento sugli smartphone. Solo l'anno scorso il mobile commerce è cresciuto del 255%, quindi non si possono ignorare questi dati.

Ed è fondamentale testare la velocità del proprio sito anche su smartphone e tablet, dove spesso i tempi di caricamento sono ancora più lenti. E gli utenti sono meno disposti a tollerare pagine lente e lunghe da caricare.

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