Su Google Analytics parliamo di eventi per indicare l'interazione tra utente e contenuti. Sono eventi, ad esempio:
- Il download da parte dell'utente di file dal nostro sito (pdf, documento, video, audio ecc.);
- La pressione su uno specifico bottone nel sito;
- L'invio del modulo di contatto in un form;
- I clic su annunci pubblicitari o link;
- La visione di un video caricato sulle nostre pagine.
Il monitoraggio degli eventi Analytics ci serve a meglio comprendere l'attività on-site dell'utenza, quindi a capire non solo quali comportamenti sono più frequenti, ma anche il successo di ogni singolo evento, per scoprire punti deboli e punti di forza ridisegnando in meglio la propria business strategy.
Stiamo dunque parlando della possibilità di capire cosa fa il nostro utente quando viene a contatto con l'ecommerce, e se compie le azioni che desideriamo.
Impostare il monitoraggio eventi su Analytics
A seconda di quello che intendiamo monitorare, l'attività di monitoraggio e tracking eventi per ecommerce richiede alcune modifiche al codice Analytics, ed è dunque preferibile che la esegua un professionista. Inoltre il monitoraggio è impostato differentemente a seconda che stiamo usando Analytics (ga.js) o Universal Analytics (analytics.js), oppure per app iOS o Android.
Un evento su Analytics consiste di 4 valori: categoria, azione, etichetta e valore. In “Categoria” viene specificata la tipologia di evento oggetto dell'interazione. Ad esempio potrebbe essere un bottone web su cui cliccare, ma anche un video. “Azione”, invece, ci dice che tipo di interazione andremo a monitorare. Nel caso del bottone o del video l'azione potrebbe essere “click”, mentre nel caso del video la sua riproduzione o la messa in pausa. “Etichetta” è uno spazio libero, generalmente molto personalizzabile per funzioni aggiuntive. Valore, infine, ci permette di scegliere la misura da utilizzare (ad esempio “tempo di caricamento”, o valori numerici).
Per impostare il monitoraggio eventi si usa la stringa:
ga(‘send', ‘event', ‘category', ‘action', ‘label', value);
modificandola con i dati che intendiamo monitorare.
La sintassi è semplice. ‘send','event' ci dice che stiamo parlando di un evento, gli altri 4 spazi sono relativi ai valori. In questo caso il monitoraggio si effettua inserendo il codice direttamente nel file da analizzare, ad esempio un bottone cliccabile, quindi nel file HTML.
Ecco come fare, ipotizzando di avere un link da monitorare:
<a href=”www.ilmiosito.com” onclick=ga(‘send', ‘Event', ‘link', ‘click', ‘pagina contatti')> Clicca Qui </a>
Onclick è il tipo di evento più utilizzato, ma ne esistono diversi, da onmouseover (mouse posizionato sull'evento) a onselect (testo selezionato).
Se non siamo pratici di Javascript ed HTML, ovviamente, meglio affidare il lavoro a uno sviluppatore.
La seconda fase della nostra operazione riguarda Google Analytics. Non basta, infatti, inserire la stringa nel codice da monitorare, ma è necessario andare su Analytics in Comportamento > Eventi, la pagina in cui andremo a consultare l'effettivo svolgersi dell'evento. È possibile anche seguire gli eventi in tempo reale, in:
In tempo reale > Eventi.