Migliorare le call to action di un ecommerce? Dovrai assolutamente studiare come fare, perché questi strumenti comunicativi sono fondamentali per aumentare in modo considerevole le conversioni in acquisto del tuo negozio elettronico. Ma come ottimizzare le call to action?
Come migliorare le call to action di un ecommerce? Innanzitutto, serve una premessa: la formula per ottenere dei richiami all’azione perfetti non esiste, e non potrebbe essere altrimenti. Ogni caso è infatti diverso, e potrebbe richiedere delle tecniche alle volte molto distanti fra loro. Ma questo non significa che non esistano delle regole – o meglio dei consigli – che potrai seguire per ottimizzare le tue call to action: devi solamente tenere a mente che un pizzico di inventiva è sempre necessario, per personalizzarle e per distinguerle da quelle della concorrenza. In caso contrario, il richiamo all’azione diverrebbe standardizzato, e perderebbe tutta la sua efficacia comunicativa. Vediamo quindi i consigli più utili in tal senso.
Come migliorare le call to action di un ecommerce?
In primis devi comprendere un fattore portante delle call to action: sono del tutto inutili, se prima non avrai conquistato l’attenzione del potenziale cliente. In sintesi, questi strumenti comunicativi sono funzionali solo se inquadrati in una strategia comunicazionale ad ampio respiro. Una strategia che deve necessariamente prevedere la presenza di un blog all’interno del tuo negozio elettronico.
Questo perché solo i contenuti informativi e/o emozionali possono in qualche modo predisporre l’utente ad accettare un tuo eventuale invito all’azione. Volendo semplificare, non puoi chiedere a un tuo utente di acquistare un prodotto o di iscriversi alla newsletter, se prima non gli avrai dato dei validi motivi per farlo. Ma non sempre la scrittura riesce ad essere performante: per questa ragione, uno dei consigli principali è lasciare la costruzione delle call to action ad un buon copywriter. O in alternativa lasciare a lui il compito di scrivere gli articoli del tuo blog.
Ottimizzare le call to action: posizione e copy
Se vuoi capire come migliorare le call to action di un ecommerce, devi comprendere quanto contano la posizione e il copy. Nel primo caso, parliamo della “zona” all’interno della quale andrai a piazzare il tuo pulsante di richiamo all’azione. Se sei stato attento, probabilmente hai già intuito che la posizione migliore è alla fine di un testo che risulti interessante o accattivante. Puoi anche inserire il pulsante della call dopo una sezione di testo che reputi particolarmente performante, dunque in mezzo al contenuto.
Una volta trovata la posizione più adatta, la missione prosegue: anzi, è proprio adesso che arriva il momento più difficile. Ovvero definire il copy, dunque il testo che rappresenterà l’anima della tua call to action. Come scriverlo? Il primo consiglio è di evitare formule standardizzate, come il fatidico “clicca qui” o “visita la pagina del prodotto”. In poche, semplici parole devi saper sottolineare i vantaggi dell’azione (ad esempio uno sconto, ma senza risaltare troppo il fine promozionale), ma anche aggiungere delle frasi che possano rassicurare l’utente. Se sei stato bravo con il testo dell’articolo, tutto sarà più semplice e naturale. Infine, il colore del pulsante: dovrà essere facilmente distinguibile dal resto.