L’influencer marketing, come suggerisce il nome, è una strategia che un marchio può adottare, utilizzando un “influencer” per promuovere il proprio brand attraverso – di norma – la pubblicazione di post con prodotti o servizi sulle proprie pagine social.
Chi è un influencer
Un influencer è qualcuno che ha accumulato un seguito sostanziale sui social media, ed ha dunque una credibilità consolidata e rispettabile. Di solito, il criterio più importante per essere un influencer è quello di avere molti follower (circa 3.000 come entry point minimo per le nicchie), e proprio per questo spesso gli influencer sono celebrità, modelle, blogger, vloggers e personaggi dei media. Niente vieta però che gli influenzatori possano anche essere persone “normali”.
Quali sono i benefici dell’influencer marketing
In senso più tradizionale, l’influencer marketing è essenzialmente un ibrido tra il testimonial marketing e il passaparola. Una strategia che funziona così bene perché l'influencer ha già la fiducia dei suoi follower, e perché i loro follower vogliono sentire cosa l’influencer ha da dire. Per natura della loro popolarità, fiducia e portata, un post in stile testimonial di un influencer ha il potere di incrementare la popolarità e la buona impressione su un marchio.
La pratica standard per sfruttare l’influencer marketing è quella di inviare un brief all'influencer, delineando quello che si desidera sia diffuso e commercializzato, e quindi consentir lui di sviluppare i propri contenuti in base alle proprie linee guida. È importante indicare obiettivi e linee guida all’influencer, ma anche non “soffocare” la sua creatività, lasciando che aggiunga il proprio tocco personale: quando l’influencer pubblica qualcosa non in linea con la propria consueta politica comunicativa, il marchio che l'influencer ha promosso può perdere credibilità e fiducia.
Cosa promuovere con l’influencer marketing
Con l’influencer marketing puoi proporre di tutto ma…prodotti e servizi sono sicuramente i migliori elementi da spingere attraverso gli influencer, considerato che così facendo potrai proporre qualcosa di tangibile da vendere mediante i post, determinando così una call to action almeno implicita. Oggetti più ambigui come le organizzazioni, le aziende e il settore non-profit potrebbero non ottenere gli stessi risultati come i prodotti e i servizi, considerato che l'influencer ha bisogno di definire l'invito all'azione, che può compromettere la propria autenticità.
Per quanto concerne in particolare i prodotti, Instagram, Snapchat, Facebook e Pinterest sono sicuramente opportuni anche con prodotti che si possono vedere fisicamente. Poiché sono mezzi visivi stimolanti, questi social ti daranno la possibilità di posizionare il tuo prodotto in primo piano. Non sorprendentemente, i prodotti più comuni promossi dagli influencer su Instagram sono legati alla moda e alla bellezza.
Per quanto attiene i servizi, non essendoci un evidente prodotto visivo, richiedono allo spettatore di leggere la didascalia per scoprire di cosa si tratta esattamente. A causa di questa caratteristica, i marchi funzionano meglio con delle forme promozionali diverse, generalmente più lunghe, come ad esempio i blogger che pubblicano dei video in cui riesaminano la loro esperienza e raccontano ai loro lettori una storia su quel servizio.