La crescita di Internet e del ricorso alle nuove tecnologie e dei nuovi canali di comunicazione, sta rivoluzionando alcuni dei tradizionali paradigmi del marketing, permettendo di migliorare l’efficacia di molte strategie dirette.
In particolar modo, con l’emergere del lato “sociale” di Internet – con i consumatori sempre più protagonisti e organizzati – si è posta una crescente maggiore enfasi sulle interazioni tra le parti. Un elemento che, in fondo, è la base del nostro breve focus odierno, ovvero del marketing partecipativo. Ma che cosa è?
Marketing partecipativo: un cambiamento di mentalità
Il marketing partecipativo è un vero e proprio cambiamento di mentalità che richiede la necessità di imparare a dialogare “con” i clienti, piuttosto che rivolgersi a loro in un senso unidirezionale. Richiede nuove strategie e nuove tattiche per catturare i cuori e le menti dei consumatori, e in particolare quelli della Generazione Y, che hanno pienamente abbracciato la tecnologia e l'internet sociale.
Tali concetti (internet sociale e marketing partecipativo) sono per molti dei marketer dei concetti relativamente nuovi. Il pensiero di poter creare vere conversazioni interattive con i clienti e il timore che possano prendere una brutta piega fa sudare freddo anche i più esperti di marketing ma… per avere successo nel contesto odierno, in un'era in cui i consumatori si rivolgono ad altri consumatori per saperne di più, piuttosto che ai brand, i professionisti del marketing non possono che apprendere nuove competenze e ripensare ai tradizionali approcci di spinta sul mercato.
Ma come fare? Per poter comprendere quale sia la potenza del marketing partecipativo, niente di meglio che riepilogare alcuni esempi piuttosto efficaci.
Ford
Nella sua campagna “Fiesta Movement”, Ford ha invitato 100 giovani selezionati da più di 4.000 candidati a guidare una Ford Fiesta per sei mesi, e a segnalare le loro esperienze su vari siti e blog di social media.
È stata una mossa molto importante. Il programma ha infatti permesso di evidenziare come le avversità fossero un potente motivatore, e fossero anche un buon impulso per la successiva campagna promozionale. Il tipico ciclo di lancio del marketing di prodotto inizia infatti molti mesi prima rispetto al passato, ed è sempre più “globale” e dipendente dai clienti, a causa degli impatti sul social media. Una forte relazione con la clientela permette ai marchi leader di creare dialoghi aperti con i clienti che possano indurli a parlare delle novità di prodotto ancora prima che possano essere lanciate sul mercato.
Nike
Un altro esempio è offerto da Nike, che ha lanciato la campagna “What Do You Play For“, con la quale il noto brand invitava gli adolescenti a condividere le loro storie sportive online. I partecipanti erano stati invitati a caricare foto di se stessi che praticavano sport di cui erano veri appassionati e condividere poi i loro racconti di ispirazione. Gli utenti web potevano poi votare i loro preferiti, e i vincitori ricevevano vari premi in denaro e/o borse di studio.
Una campagna di successo, che ha permesso a Nike di rispondere puntualmente ad alcune delle domande chiave che ogni marketer deve porsi. In che modo il prodotto o il servizio influisce o favorisce la vita dei clienti? Come puoi convincere quei clienti a essere attivi e maggiormente coinvolti? Come costruire un programma di marketing partecipativo che sia identificabile e rafforzi i valori e il posizionamento del brand?