Errori da Evitare nelle Tue Email Promozionali e nella Tua Attività di Email Marketing

L'email marketing, ovvero l'utilizzo della posta elettronica per inviare messaggi promozionali, pubblicitari e newsletter, è uno strumento su cui le aziende investono una quantità crescente di risorse. Questa forma di marketing diretto, infatti, se ben sfruttata, permette di acquisire nuovi clienti, di mantenere nel tempo i rapporti con i clienti già acquisiti e di incoraggiarne la fidelizzazione, aumentando, di conseguenza la probabilità di generare profitti.
Una buona campagna di email marketing, quindi, può risultare estremamente vantaggiosa e redditizia sotto moltissimi punti di vista – sia relazionali che economici. Occorre, però, evitare alcuni errori di fondo tanto comuni quanto sottovalutati.

1) Non avere il consenso preventivo

Inviare in modo massivo messaggi ad utenti che non hanno accettato volontariamente ed esplicitamente di ricevere email e newsletter equivale a fare spam: campagne di questo tipo, che puntano sulla quantità e trascurano la qualità, non solo hanno in genere una resa bassissima, ma compromettono negativamente la reputazione, la rispettabilità e l'immagine dell'azienda o del brand – nonché, naturalmente, l'efficacia dell'azione di marketing.

2) Non curare oggetto, mittente e contenuto

L'oggetto e il mittente di un'email sono fondamentali della decisione dell'utente di aprire o meno il messaggio: il primo dovrà dunque essere essenziale, pertinente ed interessante, e il secondo affidabile ed immediatamente riconoscibile. Il corpo del testo dovrà esplicitare quanto sintetizzato nell'oggetto, in modo coerente, chiaro ed esaustivo, con un copywriting persuasivo che stimoli il destinatario alla lettura e a compiere l'azione desiderata (visitare il sito, sfruttare una promozione, scaricare un buono etc.).

3) Inviare in modo artigianale

Un bounce rate (tasso di rimbalzo: il numero di email che non vengono recapitate e tornano al mittente) attorno al 5% è da considerarsi fisiologico, ma la percentuale rischia di aumentare drasticamente senza un sistema di invio professionale e senza opportuni accorgimenti tecnici. Analizzare i messaggi di errori più frequenti è indispensabili, così come effettuare test preliminari sui sistemi di posta e sugli antispam più diffusi. Da evitare l'invio in copia nascosta (CCN) a centinaia di destinatari – uno stratagemma macchinoso e lento che i filtri antispam riconoscono e bloccano, marcando email e mittente come “indesiderati”.

4) Improvvisarsi grafici

La grafica è un elemento cruciale di un'email promozionale: deve porre in evidenza il contenuto senza appesantire il messaggio, facilitare e guidare la lettura ed essere ottimizzata per i principali sistemi operativi, browser e device. Occorre inoltre tenere presente che molti client di posta elettronica, in modo predefinito, non mostrano le immagini: le informazioni più importanti del messaggio dovranno quindi essere associate al contenuto, ed eventuali pulsanti call-to-action o di condivisione social utilizzati con cautela, avendo cura che siano visualizzate correttamente da dispositivi differenti.

5) Gestire male le cancellazioni

È raccomandabile dare agli utenti la possibilità di disiscriversi con una procedura semplice e rapida, che richieda al massimo due click (senza bisogno di digitare codici o di inviare ulteriori email). In caso contrario, il lettore potrebbe trovare più semplice marcare il messaggio come spam, condizionando tutte le successive email inviate dallo stesso mittente, il quale potrebbe ingiustamente trovarsi inserito in una black list.

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