Più volte sul nostro sito ci siamo occupati di dropshipping, e abbiamo esaminato i pro e i contro di questo approccio commerciale. Ma perché con Amazon non funziona? E quali sono gli svantaggi del dropshipping?
Cominciamo da quest’ultima domanda. Sebbene la vendita in dropshipping possa permettere a un rivenditore di dedicare più tempo al servizio clienti, piuttosto che alla gestione delle spedizioni e del magazzino, spesso questa modalità crea più problemi di quanti il venditore avrebbe dovuto affrontare se avesse venduto e spedito i prodotti in modo diretto.
Per esempio, se ci sono problemi di consegna con un ordine, come un pacco consegnato in ritardo o in arrivo danneggiato, diventa un problema del rivenditore anche se non ha eseguito in prima persona l'ordine. E considerato che è proprio il grossista a occuparsi della spedizione, il rivenditore può alla fine perdere quel rapporto personale che i clienti cercano, e non essere in grado di stabilire relazioni a lungo termine con gli stessi.
Un altro svantaggio di scegliere di vendere con il dropshipping è che i margini di profitto tendono a diminuire. Anche se il rivenditore sta risparmiando denaro non eseguendo gli ordini, in realtà il costo per articolo è più costoso per la spedizione di dropshipping perché non ci sono sconti per grandi quantità e nessun accesso alle offerte di altri produttori. Inoltre, generalmente chi si occupa della spedizione in dropshipping addebita una tassa per ogni articolo venduto, riducendo ulteriormente il margine di profitto del rivenditore.
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Un'altra cosa da considerare è che a causa della grande quantità di dettaglianti che vendono gli stessi prodotti utilizzando il dropshipping, è più difficile per un rivenditore distinguersi in questo mercato così affollato.
Detto ciò, su Amazon le caratteristiche del dropshipping sono le stesse che potrebbero trovarsi in generalità, ma con qualche distinguo. Amazon in genere carica i rivenditori dal 10 al 15 per cento su ogni articolo venduto, con una condizione piuttosto deleteria per i rivenditori che hanno piccoli margini di profitto. Amazon limita anche la personalizzazione del rivenditore in termini di branding e di marketing.
È anche vero, però, che d'altra parte un rivenditore in dropshipping non deve preoccuparsi del marketing o dell'ottimizzazione dei motori di ricerca quando usa Amazon per vendere, né deve occuparsi degli articoli in spedizione.
Ad ogni modo, prima di considerare tutti i pro e i contro generali del dropshipping così come quelli specifici di Amazon, è importante essere consapevoli della politica di Amazon in materia di dropship.
Per esempio, Amazon non permette ai venditori di acquistare prodotti da altri rivenditori online e poi far spedire tali prodotti direttamente ai clienti. Inoltre, non consente ai venditori di spedire ordini contenenti informazioni di contatto diverse da quelle del venditore. Quando si utilizza Amazon per la spedizione in dropshipping, infine, il venditore deve anche gestire eventuali resi dei clienti.
Insomma, il dropshipping su Amazon non è certo da escludere a priori, ma è sottoposto a condizioni che sarebbe opportuno cercare di acquisire con consapevolezza per evitare di incappare in sgradite sorprese…