La keyword density, o densità di keyword, indica il rapporto keyword – testo in una pagina web, e quindi la proporzione tra un testo web e le ripetizioni della singola key.
Agli inizi della SEO la keyword density era ritenuto un fattore di primaria importanza, al punto che i webmaster si dedicavano a pratiche incontrollate di keyword stuffing, ripetizione ossessiva della keyword senza alcun limite.
Oggi, invece, la keyword density va gestita con criterio, perchè in caso contrario si rischia di incorrere in penalizzazioni.
Indice
La formula della keyword density SEO
Per i più pignoli e gli amanti dei numeri, esiste la formula per misurare la Kd di una pagina:
(Nkr/Tkn) * 100
Nkr indica il numero di ripetizioni della keyword, Tkn le parole totali del testo.
Per una keyphrase, invece, abbiamo:
(Nkr * Nwp/Tkn) * 100
Dove Nwp è il numero di parole che compongono la frase.
Esempio: dobbiamo indicizzare un testo con la chiave “scarpe”. L'articolo è lungo 250 parole, e “scarpe” ricorre 5 volte nel testo. Avremo:
5/250 x 100 = 2.
Ovvero una Kd del 2% (significa che il 2% del testo è “composto” dalla keyword).
A cosa ci servono queste formule? Probabilmente a poco. Il senso del discorso, infatti, è un altro: usare con parsimonia e buonsenso le keywords, ben contestualizzate e soprattutto all'interno di un campo semantico molto ricco, ci darà ben altri risultati.
Usare bene la keyword density nella SEO
Ma qual'è il modo giusto di utilizzare la keyword density? Gli esperti consigliano una Kd dall'1 al 3% rispetto alla lunghezza del testo originale. Tuttavia non è solo sulla densità che dovrebbe focalizzarsi il lavoro di un buon SEO.
Un testo che punta sulla densità, oggi, è ben poca cosa rispetto a un contenuto ben scritto e ricco di sinonimi, termini affini e parti ben argomentate.
Chi bazzica il web conosce bene la sensazione di artificiosità legata a testi scritti solo per la SEO,
“meccanici” e noiosi. E farebbe meglio ad evitare questa cattiva pratica.
Non è sufficiente, infatti, infarcire un testo di keywords. Oggi Google ha un'intelligenza molto più raffinata, ed è “allenato” a riconoscere i testi di valore analizzando anche il campo semantico dell'argomento e quindi le relative entità, la rete di relazione tra gli elementi citati nel testo.
Per non sfociare in soggetti troppo complessi, ecco le raccomandazioni per utilizzare bene la keyword density nel testo:
Non eccedere in ricorrenze della keyword;
- Inserire la prima ricorrenza nelle prime 70 parole;
- Utilizzare molti sinonimi ed espressioni affini, ma sempre in numero inferiore alla keyword principale;
- Utilizzare le keyword a centro frase;
- Prediligere una scrittura naturale, di qualità, quindi informativa e non meramente ripetitiva;
- Inserire link di qualità (pochi) a siti autorevoli;
- Utilizzare le keyword negli anchor text ma con qualche variante;
- Utilizzare le keyword soprattutto come soggetto nella frase;
- Analizzare la keyword density sui siti dei primi competitor su Google per la key ricercata.
Consigli per migliorare la keyword density
Se hai letto con attenzione le righe di cui sopra, dovresti esserti reso conto che la keyword density è un aspetto fondamentale sul fronte SEO, su quale dovresti cercare di riporre la massima attenzione al fine di evitare degli errori di “progettazione” e di gestione.
Tuttavia, come molte pratiche SEO (probabilmente sarebbe più corretto affermare “quasi tutte le pratiche SEO”!), la densità delle parole chiave è un elemento in continuo movimento, in divenire. Un aspetto dinamico che dovresti cercare di curare con periodicità, evitando di pensare che le regole di un tempo possano continuano a valere nel tempo, senza mutamenti.
Chiarito quanto sopra, sottolineiamo ancora una volta come la giusta densità delle parole chiave è il concetto che ti suggerisce quante volte una particolare parola chiave dovrebbe apparire in un contenuto online, includendo in tale novero il titolo, la meta description, il corpo del contenuto, il nome dell'immagine, la didascalia dell'immagine e l’alt text dell'immagine, e tutte le altre opportunità che hai di arricchire di informazioni la tua pagina web.
Senza addentrarci in elementi di maggiore profondità, ma limitandoci a ricordare che cosa avviene nella mente del lettore, possiamo dunque fin d’ora precisare come una parola chiave che appare troppe volte all’interno del testo finirà con il rendere il documento letto in modo innaturale, e correrà altresì il rischio di essere penalizzato per spam.
Di contro, è anche vero che una parola chiave che appare una sola volta all’interno del documento può indebolire i risultati nei motori di ricerca.
Di qui, il problema principale che attanaglia tutti coloro che vogliono fare SEO. Quale è il giusto equilibrio nella keyword density? È bene cercare di spingere sul pedale dell’acceleratore e inserire quante più frequenze possibili nella parola chiave o nelle parole chiave scelte? Oppure è bene limitarsi a 2-3 ripetizioni in tutto il documento? Esiste una regola valida che ci possa suggerire se stiamo agendo per il verso giusto o stiamo esagerando?
Misurare la densità delle parole chiave
La prima cosa che bisogna fare è certamente quella di rendersi conto quale sia l’attuale densità delle parole chiave. In tale ambito, il metodo più semplice per misurare la densità delle parole chiave è quello di contare il numero di volte che compare sul documento in tutti i suoi punti, e dividere il numero per il numero totale di parole nel documento.
Se per esempio hai scritto un testo di 1.000 parole, e all’interno di queste 1.000 parole la keyword appare per 10 volte, significa che la densità è dell’1%. Facile, no?
A questo punto, bisogna cercare di capire se la densità delle parole chiave che hai scelto di includere sia o meno opportuna rispetto agli obiettivi di posizionamento sui motori di ricerca. Un bel problema!
Per un certo tempo, ad esempio, è stato comunemente condiviso che una densità superiore al 2% per alcuni motori di ricerca e al 5% per altri, fosse una sorta di “segnale” di spam. Il che significa, per il nostro testo di 1.000 parole, cercare di limitarsi a ripetere la parola chiave tra le 20 e le 50 volte. Ma è davvero così?
Purtroppo per te, no. Se così fosse, avremmo infatti risolto buona parte dei nostri problemi e, agendo con il bilancino delle parole chiave, avremmo una immediata facilità nello strutturare un contenuto che possa risultare pienamente soddisfacente per Google e per gli altri motori di ricerca.
È tuttavia ben noto che le cose sono cambiate, e il modo con cui sono stati costruiti i moderni motori di ricerca, o almeno l’algoritmo (o, meglio, gli algoritmi) di Google, rende molto più complesso questo genere di approfondimento.
Pensa a tutto ciò come a una sorta di vantaggio incrementale agli occhi del motore di ricerca. Posizionare una parola chiave nella parte alta del tuo testo farà comprendere a Google che stai parlando di quella determinata parola, e la seconda o la terza ripetizione della keyword daranno la certezza al motore di ricerca che stai effettivamente affrontando quell’argomento. Ma che cosa succede se inizi ad “esagerare”?
Una volta che cominci a menzionare molto quella parola chiave, non sarà molto di aiuto. O, meglio, sarà di aiuto ma solo in maniera meno che proporzionale rispetto alle prime ripetizioni, perché i vantaggi in termini di posizionamento saranno gradualmente in diminuzione. In altri termini, si tratta solo di un beneficio incrementale, non così grande.
Sembra dunque che l’aspetto più importante per poter giocare un ruolo decisivo sulla keyword density non sia semplicemente la capacità di ripetere la parola chiave un numero predeterminato di volte, ma cercare di far sì di posizionare le parole chiave, per qualità, quantità e “luogo” all’interno del contenuto, in modo tale da convincere Google che effettivamente stai parlando con consapevolezza e costanza di quel tema.
La densità delle parole chiave è ancora importante
Quanto sopra non vuol certamente dire che il concetto di densità delle parole chiave non sia ancora importantissimo agli occhi di Google. Tuttavia, è bene pensare alla densità delle keyword in maniera più dinamica, rammentando che parlare solo di densità non è più utile, considerato che tale concetto dovrà essere combinato – ad esempio – con quello di preminenza.
Come avevano affermato alcuni esperti insider di Google, ad esempio, la prima volta che si cita una parola chiave all’interno del documento, l’algoritmo del motori di ricerca inizia a rendersi conto che all’interno del tuo documento stai effettivamente trattando quella parola.
È proprio per questo motivo che conviene usare la parola chiave che vuoi “spingere” in ottica di posizionamento il prima possibile e, evidentemente, anche nel titolo. Se la parola chiave più importante non compare nel titolo, i motori di ricerca potrebbero infatti pensare che il tuo documento riguardi qualcos'altro.
E se la parola chiave appare nel titolo insieme ad un'altra parola chiave? In questo caso, i motori di ricerca potrebbero non essere sicuri che il documento riguardi la prima parola chiave o la seconda parola chiave, generando un po’ di confusione nel loro algoritmo.
In ogni caso, è qui che il concetto di densità diventa di nuovo importante. Se infatti la parola chiave primaria appare una seconda volta, come ad esempio nel primo paragrafo dell'articolo, i motori di ricerca allora si faranno un'idea migliore del fatto che si tratti della prima parola chiave e non della seconda.
Ecco pertanto che possiamo tornare a quanto prima affermavamo: il concetto di densità delle parole chiave deve essere assunto in considerazione sempre e comunque, ma prevalentemente in combinazione con altri elementi fondamentali per il posizionamento, e mai da solo.
Altrettanto importante, una parola chiave che appare nel titolo, nel nome del file e nella meta descrizione ha maggiori probabilità di ottenere una risposta dai motori di ricerca!
Anche in questo caso, val la pena dunque sottolineare come, effettivamente, la densità sia ancora più importante, ma senza mai dimenticare la coerenza nell’utilizzo delle parole chiave.
Come controllare la densità delle parole chiave
Come abbiamo già avuto modo di ricordare qualche riga fa, un modo semplice per poter controllare la densità delle parole chiave, è la scansione dell'articolo e il conteggio del numero di volte che appare.
Ma c'è un modo migliore, che utilizza uno dei tanti strumenti disponibili online per controllare la keyword density in maniera più semplice, rapida e gratuita.
Puoi dunque fare una ricerca su “keyword density” o “densità delle parole chiave” su Google, e verificare quali sono i principali servizi che vengono offerti dal motore di ricerca.
A quel punto, incolla l’url di un articolo che hai scritto, o incolla il testo che non hai pubblicato, e verifica quanto è frequente l’uso di specifiche parole chiave. Potresti ad esempio renderti che la keyword density di una parola chiave che vuoi spingere sui motori di ricerca è del 2,1% ma… che hai ripetuto nel documento una parola chiave che non volevi utilizzare con una frequenza del 2,3%.
Che cosa penserà Google? Il tuo articolo riguarda la prima parola chiave o la seconda parola chiave?
Proprio per questo motivo ti consigliamo sempre di effettuare un approfondimento sulla keyword density prima della pubblicazione del contenuto, al fine di identificare le parole chiave più frequenti e metterti nei panni di Google.
In aggiunta a ciò, ricorda sempre di assicurarti che la parola chiave dominante appaia nel titolo dell'articolo, nella meta description e in tutte le altre posizioni di rilievo. Così facendo rafforzerai l’ipotesi che Google capisca pienamente di che cosa stai parlando, evitando che magari preferisca altre parole chiave presenti nel tuo documento, ma non in linea rispetto a quanto avevi in mente di spingere in ottica SEO.
Speriamo, con questo gruppo di suggerimento di base che sopra abbiamo avuto modo di condividere, di aver fornito alcuni spunti utili per poter migliorare l'efficacia nelle tue azioni di miglioramento dei contenuti in ottica SEO.
Naturalmente, ti invitiamo a non considerare come delle regole ferree quelle che puoi trovare online su altri siti, che magari ti suggeriscono di considerare una % esatta di keyword density per avere un miglior successo nel posizionamento dei contenuti. Cerca invece di agire sempre in ottica dinamica e integrata, creando la giusta sinergia tra la densità delle parole chiave e gli altri concetti di ottimizzazione dei contenuti, che abbiamo avuto modo di ricordare a più riprese in questo contenuto.
Se hai dubbi e curiosità su questo tema, non ti rimane che contattarci ai recapiti che trovi a margine, o utilizzare lo spazio dei commenti!