Vendere scarpe su Amazon potrebbe essere la tua prossima strada verso il successo! Certo, non ti garantiamo che sia una passeggiata, né che sia un percorso privo di ostacoli, ripensamenti e tentennamenti.
Tuttavia, se ben realizzata e ben gestita, questa strategia potrebbe realmente essere ciò che ti permetterà di “svoltare”, e di avviare e condurre un’iniziativa imprenditoriale profittevole e sostenibile nel lungo termine.
Ma perché dovresti vendere scarpe su Amazon? E quali sono i migliori consigli per iniziare a vendere scarpe online?
Di seguito, abbiamo cercato di fare il punto su questo importante argomento. Come sempre, ti consigliamo di leggere tutto fino alla fine e, poi, di discutere con noi e con tutti i nostri lettori le tue riflessioni su questo tema. Buona lettura!
Indice
- Conviene vendere scarpe su Amazon?
- 10 consigli per vendere scarpe online
- Uno: Devi scegliere cosa vuoi vendere
- Due: Scegli bene (bene!) la tua nicchia in relazione al territorio di vendita
- Tre: Apri il tuo sito di commercio elettronico
- Quattro: Ottimizza il tuo sito web
- Cinque: concentrati sulle immagini
- Sei: risolvi il problema della calzata
- Sette: lavora sulla credibilità del tuo brand
- Otto: programma delle attività promozionali
- Nove: non trascurare i servizi post-vendita
- Dieci: spingi sui giusti contenuti!
- Conclusioni
Conviene vendere scarpe su Amazon?
Abbiamo voluto dedicare la nostra prima parte dell’approfondimento su vendere scarpe su Amazon al motivo per cui dovresti cercare di prendere in seria considerazione questa alternativa.
Anche se le motivazioni che potrebbero spingerti a vendere scarpe su Amazon potrebbero cambiare a seconda della tua impresa e delle tue finalità, uno dei motivi più ricorrenti che ci vengono segnalati dai nostri clienti come motivazione prioritaria per questa scelta commerciale è la possibilità di diversificare il proprio business.
Certo, con questo non vogliamo certamente dirti che tu non possa comunque fare della vendita di scarpe su Amazon il tuo unico business, ma è evidente che vendere calzature ti permetterà di diversificare il tuo magazzino al meglio, evitando di rimanere dipendente da un’unica categoria merceologica. Insomma, se vuoi espandere la tua attività e provare qualcosa di nuovo, le scarpe sono sicuramente un comparto molto attraente, soprattutto se stai vendendo qualche prodotto che può essere facilmente integrato con questo business, al fine di generare possibili strategie di cross-selling in maniera più efficace (ad esempio, calze, abbigliamento, ecc.).
Il secondo motivo è che le scarpe hanno un prezzo medio di vendita relativamente alto, che può dunque accorciare i tempi verso l'aumento dei profitti.
Pensala in questo modo: puoi vendere un prodotto a 100 euro o dieci prodotti a 10 euro l'uno, e ottenere comunque lo stesso fatturato, pari a 100 euro. Ma, anche se questo esempio è evidentemente molto superficiale, non ti sfuggirà che il tempo di preparazione e di gestione di quell’unica vendita sarà mediamente inferiore rispetto al tempo di preparazione e di gestione delle dieci più piccole vendite. Basti considerare, solo per citare uno degli aspetti più annosi, dei tempi e delle spese che dovresti affrontare per impacchettare, etichettare e spedire i dieci prodotti a basso prezzo, piuttosto che quell’unico prodotto di maggiore valore.

Un terzo elemento che potrebbe permetterti di ottenere più vantaggi è il fatto che le scarpe hanno meno concorrenti per le vendite rispetto ad altri settori, e che dunque una concorrenza più bassa potrebbe permetterti di ottenere migliori risultati commerciali.
In altri termini se i prodotti a basso prezzo hanno generalmente centinaia di produttori e venditori con i quali dovrai confrontarti, in realtà è relativamente più semplice concorrere in un mercato che ha meno venditori, come quello delle scarpe su Amazon.
Anche in questo caso, comunque, bisogna compiere qualche breve riflessione per evitare di cedere al troppo entusiasmo. Rispetto a qualche anno fa (e chi è presente su Amazon da più tempo se ne renderà facilmente conto!) la categoria “scarpe” ha sicuramente visto il numero di venditori aumentato, ma non abbastanza da non riuscire a trovare nicchie con poca concorrenza.
10 consigli per vendere scarpe online
Ora che abbiamo introdotto alcuni motivi per cui dovresti vendere scarpe online su Amazon, vogliamo fare un passo decisivo verso l’individuazione di alcuni consigli che ti permetteranno di ridurre il rischio di non ottenere i risultati sperati in questo comparto.
Prima di tutto, permettici di precisare una cosa, fin da questa sede di premessa: vendere scarpe online non è semplicissimo, anche solo pensando alla complessità di dover trovare la propria identità o alla crescente concorrenza da cui ci si deve distinguere.
Da parte loro, i consumatori sono sempre più interconnessi e stanno cambiando il loro comportamento d'acquisto, potendo così fare facilmente dei confronti prima di acquistare. I consumatori di oggi, anche nel comparto scarpe, sono dunque molto attenti e hanno un grande potere decisionale.
Detto ciò, non possiamo nemmeno dimenticarci di sottolineare come vendere un prodotto dal gusto così personale, come le scarpe, non sia dunque una cosa alla portata di tutti: bisogna infatti avere cura di soddisfare tutte le esigenze e le richieste del consumatore, superando gli scogli tipici della vendita online. A pensarci bene (e non solo!) online non è possibile toccare una scarpa o provarla per vedere se è comoda, o capire se il tacco fa rumore quando camminiamo, o semplicemente è difficile vederla da ogni angolazione (anche se è possibile offrire immagini a 360 gradi!).
Insomma, quello che i consumatori possono fare quando guardano la pagina di un prodotto è visualizzare le immagini e la descrizione del prodotto, leggere le recensioni, guardare un video e magari poi andare su YouTube per cercare un influencer che parli proprio di quel prodotto.
È molto? È poco? È sufficiente o no?
Non possiamo certamente dare una risposta che valga per tutti ma… immaginiamo per un attimo che le scarpe siano la tua passione e che tu abbia trovato la tua nicchia: come fai a vendere scarpe online affrontando un mare di concorrenti su qualsiasi piattaforma, Amazon inclusa?
Anche se in questo focus ci concentreremo soprattutto su Amazon, proviamo a farlo insieme in maniera più organica, partendo dalla costruzione del tuo sito di e-commerce (che, ricorda, deve essere la tua “casa” principale, la vetrina di riferimento per il tuo business, oltre che il contenitore dei tuoi prodotti), dalle pagine in esso contenute (come la homepage, le pagine dei prodotti, la pagina di check-out) e da tutti i servizi post-vendita (spedizione, resi e gestione delle problematiche dei clienti).
Sei pronto? Cominciamo!
Uno: Devi scegliere cosa vuoi vendere
Anche se può sembrare ovvio che tu abbia scelto quali prodotti vendere online, domandati sempre se… hai realmente le idee ben chiare. Il segreto per avere successo vendendo scarpe online è infatti quello di non generalizzare e vendere scarpe adatte a una certa nicchia di consumatori.
In tal senso, ti consigliamo di non entrare in una nicchia che non conosci o che forse non rispecchia i tuoi gusti personali. Non cominciare a vendere un prodotto che non conosci pienamente, e del quale non ti senti pienamente convinto.
Detto ciò, dovresti scegliere anche “come” vendere. Dedicarsi interamente su Amazon o creare una strategia più integrata, che possa prendere in considerazione anche altri canali? In linea di massima, Amazon può costituire un immancabile tassello alla tua strategia, ma ti consigliamo di prestare la maggiore attenzione al tuo sito di commercio elettronico, rendendo dunque Amazon come uno dei vari canali di comunicazione e di vendita di cui potrai disporre (sebbene, magari, quello più importante).

Due: Scegli bene (bene!) la tua nicchia in relazione al territorio di vendita
Il secondo consiglio è facilmente ricollegabile al primo. Ovvero, una volta scelto che prodotti vendere (scarpe) devi fare un passo in avanti e comprendere se vuoi vendere scarpe col tacco alto, stivali, scarpe da ginnastica, scarpe personalizzate, scarpe da uomo, scarpe da donna o alcuni di questi tipi contemporaneamente.
La cosa ideale da fare sarebbe una ricerca di mercato per capire le competenze necessarie per vendere il tuo prodotto. Se, ad esempio, vendi in diversi Paesi, pensa al fatto che dovresti cercare di tradurre il sito web in diverse lingue, tenendo conto che la comunicazione non sarà adatta ad ogni mercato internazionale.
Inizia dunque a porti delle domande “base”: se ti trovi in Italia e vuoi vendere sul mercato tedesco, chiediti quali sono le scarpe più vendute in quel mercato, in quali stagioni, per quale mercato specifico vuoi verticalizzare, quanto deve essere ampia e diversificata la tua gamma di prodotti, quanto business puoi sostenere nei mesi, e così via.
Se invece hai deciso che il tuo obiettivo è quello di vendere qualsiasi tipo di scarpa, allora cerca prima di tutto di iniziare con un particolare tipo di scarpa, per poi espanderti gradualmente alla vendita di tutti gli altri tipi. Inizia con le categorie più classiche che puoi trovare, separandole in scarpe invernali, primaverili, da uomo e da donna, da cerimonia, casual, e così via.
Tieni anche conto, però, che iniziare con un e-commerce generalizzato è rischioso per diversi motivi: da un lato, se non si dispone di tutti i tipi di scarpe, il consumatore che forse si aspetta di trovare un certo tipo di scarpa sarà poi deluso e non tornerà facilmente al tuo e-commerce; dall'altro, dovresti essere pronto a pagare maggiori costi di gestione che eroderanno gran parte del tuo capitale iniziale se non otterrai un numero di vendite necessarie per sostenere l'attività, e pari a quelle indicate nel break even point.
Evidentemente, abbi cura di effettuare tutte queste riflessioni avendo sempre in mente il destinatario finale dei tuoi prodotti. Per esempio, se vuoi vendere scarpe con il tacco alto, poiché ritieni che siano l’ideale per esaltare la bellezza femminile e che siano adatte in tutte le occasioni, ma allo stesso tempo devi riflettere su alcune specifiche tecniche e di design in maniera tale che le calzature siano confortevoli anche se indossate per più di 5 ore, probabilmente la tua nicchia sarà quella delle donne in carriera che viaggiano molto tutto il giorno e sono costrette a portare i tacchi per più di mezza giornata. Dovrai concentrarti su di loro per poter orientare ogni aspetto della tua proposta commerciale!
Tre: Apri il tuo sito di commercio elettronico
Una volta identificato il prodotto e la nicchia a cui si desidera vendere, il passo successivo è quello di scegliere quali strumenti utilizzare per aprire il proprio e-commerce. Spesso esiste una correlazione tra la piattaforma scelta e la logistica, come abbiamo più volte avuto modo di affrontare su questo sito. Vuoi qualche esempio?
La forma più semplice di e-commerce, il dropshipping, ti permette di creare una vetrina di prodotti e di gestire solo la parte di vendita. Il resto dipende dal tuo fornitore, permettendoti così di liberarti dalla gestione delle scorte, dallo stoccaggio a magazzino e dalla gestione degli imballaggi.
Tuttavia, se i fornitori sono lenti, la qualità del prodotto è inferiore al previsto, o ci sono problemi con l'ordine, la responsabilità sarà tua, e questo si rifletterà nelle tue recensioni.
Molti dropshipper usano Shopify, un software di cui abbiamo parlato decine di volte. La configurazione è rapida ed economica, e può ben essere utilizzato in sinergia con Amazon o con altri canali di vendita.
Oppure, puoi anche scegliere di aprire un’azienda di e-commerce all'ingrosso: la soluzione ti permetterà di migliorare la gestione di alcuni aspetti del tuo business, ma – di contro – questa opzione ti richiederà un grande investimento iniziale, perché è necessario gestire l'inventario e lo stock, tenere traccia degli ordini dei clienti e delle informazioni sulle spedizioni e investire nello spazio di magazzino.
Tieni anche in considerazione che il commercio all'ingrosso si basa esclusivamente sul volume. Dovrai dunque pagare qualcuno affinché si possa giungere a un livello sufficiente di vendite, distribuendo i prodotti su Ebay, Amazon, Google, e così via.
Se poi hai un'idea per il “prodotto perfetto”, ma non hai i soldi o le competenze per costruire il tuo prodotto da solo, allora puoi cercare di farlo realizzare a terze parti, per poterlo etichettare con i tuoi segni distintivi. A sua volta, il produttore potrà spedire il prodotto direttamente al consumatore, a una terza parte come Amazon o al tuo magazzino.
La produzione su richiesta consente di cambiare rapidamente fornitore in caso di problemi di qualità del prodotto. I costi di avviamento sono minimi e, se sei potenzialmente interessato ad aprire la tua area di produzione in un secondo momento, questo è un buon modo per testare un nuovo prodotto o concept!
Ci sono molti fattori da considerare quando si sceglie un modello di e-commerce, ma i due più importanti sono la velocità e la scalabilità. Le ragioni sono semplici: gli acquirenti online si aspettano una esperienza online veloce, e bisogna essere in grado di ottimizzare facilmente le proprie operazioni man mano che crescono di dimensione e di frequenza.
Quattro: Ottimizza il tuo sito web
Costruire un sito web di e-commerce non è sufficiente per potersi costruire un buon successo. E non è nemmeno sufficiente attirare una gran mole di visitatori sul tuo sito web. Il tuo modello di business dovrebbe infatti essere in grado di “convertire”i visitatori in clienti, ovvero fare in modo che l’utente si convinca che quel prodotto fa al caso proprio, concludendo l’operazione di shopping.
Purtroppo per te… non è semplice!
Prova però a ragionare come se invece di essere su un mondo digitale, stessimo parlando di un negozio “fisico”. Anche se hai i migliori prodotti al mondo, nessuno entrerà nel tuo negozio se è impossibile da trovare, se la tua vetrina è vuota o se viene continuamente cambiata disorientando gli utenti, o se all'interno c'è una musica sgradevole o inappropriata.
Ebbene, tutto quello che faresti “offline” per ottimizzare il tuo negozio, dovrai farlo anche online!
In particolare, se non siete un marchio affermato, sarà improbabile che i consumatori cerchino il nome del tuo e-commerce direttamente su Google – a meno che non ne siano stati informati da un amico – e quindi dovrai lavorare molto con le tecniche SEO.
Come probabilmente sai già, l’ottimizzazione per i motori di ricerca ha come obiettivo quello di spingere il tuo sito verso i primi posti nelle pagine dei risultati dei principali motori di ricerca grazie all'utilizzo di alcuni approcci che migliorano l’efficacia – in questi termini – dei contenuti dello stesso sito.
Dunque, se stai vendendo delle scarpe con il tacco alto e il tuo marchio non è molto conosciuto, è molto difficile che tu riesca ad ottenere delle vendite per il fatto che gli utenti cercano il tuo brand.
Di contro, se una persona cerca “scarpe col tacco alto” e vede sui primi posti dei risultati di vendita di Google che tu le stai vendendo, allora è molto probabile che tu possa ottenere dei buoni risultati, convertendo una parte più o meno ampia del traffico generato.

Cinque: concentrati sulle immagini
Come abbiamo già detto nelle righe precedenti, i consumatori non possono toccare il tuo prodotto e non possono provarlo, quindi… come puoi vendere scarpe online e soddisfare queste esigenze allo stesso tempo?
Quando si tratta di un prodotto così personale come le scarpe, le immagini contano tantissimo, ed è per questo che è importante fornire immagini ad alta definizione, in quanto anche i dettagli visibili solo da vicino possono essere in grado di convincere o meno l'utente a procedere all’acquisto.
Inoltre, l'ideale è quello di offrire il maggior numero possibile di foto che diano anche l'idea di come sia effettivamente la scarpa e di che stile possa “accompagnare”.
Amazon, in questo, ti permetterà di sbizzarrirti un po'. Oltre alla foto principale, “neutra”, su sfondo bianco, potrai infatti inserire altri elementi multimediali come immagini a 360 gradi, video dimostrativi, immagini ad alta risoluzione con zoom, e così via. Ricordati di inserire fotografie della scarpa da tutte le angolazioni, immagini con le scarpe indossate ai piedi di qualcuno, immagini delle scarpe con le varie opzioni di colore a disposizione, e così via.
Concentra grande attenzione su questo elemento che, online, può spesso fare la differenza tra un’esperienza utente che conduce alla vendita, e un’esperienza utente fallimentare. Ricorda anche che se non hai l’attrezzatura o ritieni di non avere le competenze per poter realizzare delle fotografie realmente efficaci, la cosa migliore da fare è certamente quella di domandare un intervento da parte di un professionista, che possa garantirti un risultato in linea con le attese.
Sei: risolvi il problema della calzata
Probabilmente puoi ben immaginare che spesso un consumatore non compra scarpe da un sito di e-commerce perché non è sicuro che si adattino ai suoi piedi. Le scarpe sono d’altronde disponibili in numerose forme diverse, e a volte anche mezzo centimetro in più o in meno può far sì che un consumatore restituisca le scarpe e ne ordini un nuovo paio. Il che, però, non è sempre semplice e può essere un'esperienza spiacevole che rovina l'emozione di un pacco che viene consegnato a casa con il tanto atteso prodotto all'interno!
Dunque, come risolvere questo problema?
Una soluzione di uso frequente è quella di fornire una tabella con una guida alle dimensioni specifica per ogni tipo di scarpa (che, come sai, varia da marca a marca e talvolta anche tra diversi modelli della stessa marca) e il valore corrispondente per i diversi Paesi.
Anche se può essere efficiente, questa soluzione purtroppo non sempre funziona, perché come detto in precedenza, i consumatori hanno tutti piedi diversi e non tutte le misure sono standard. Anche pochi millimetri possono infatti a volte fare la differenza per la scelta della taglia, e soprattutto se le scarpe sono fatte a mano e il marchio non è familiare per i tuoi clienti, dovrai optare per qualcos'altro.
Le alternative sono sempre percorribili, ma puoi comunque trovare diverse strade utili. Per esempio, alcuni e-commerce hanno una guida alle taglie interattiva che, partendo dalla misura della scarpa che il cliente conosce già per le marche più diffuse in circolazione, possa consentire al tuo sito di comprendere che cosa sia meglio per il cliente. Un’altra soluzione sempre più innovativa è quella che sta arrivando dall’intelligenza artificiale, con scelte che consentono di creare modelli 3D del piede del consumatore e, dunque, risolvere in misura ancora più efficace il problema della calzata.
Sette: lavora sulla credibilità del tuo brand
Il settimo consiglio che vogliamo darti è quello di lavorare sulla credibilità del tuo brand. Ricorda che… sei un pesce in un mare di squali e che chiunque si trovi sul tuo sito probabilmente non ti conosce, a meno che tu non abbia un marchio già conosciuto!
Ecco perché dovrai fare di tutto per rassicurare chiunque navighi sulle tue pagine web, utilizzando elementi di “credibilità” e di rassicurazione come ad esempio la presenza di influencer che promuovono i tuoi prodotti, recensioni positive, testimonianze verificabili, e così via.

Otto: programma delle attività promozionali
E’ oramai una pratica commerciale comune quella di puntare su diverse attività promozionali più o meno aggressive e psicologicamente accorte, come ad esempio la possibilità di creare un senso di urgenza per i prodotti: un messaggio forte come “50% in meno fino a mezzanotte” con relativo conto alla rovescia, aumenta le conversioni su alcuni prodotti.
Ma come puoi vendere scarpe online e abbinare le giuste promozioni?
Le scelte che hai a disposizione sono tante. Per esempio, puoi predisporre promozioni solo per i nuovi clienti: è una pratica estremamente diffusa, e prevede che si possa elargire al nuovo cliente che si iscrive al tuo sito o che si iscrive alla newsletter, un coupon per il tuo prossimo acquisto. Questo tipo di promozione per i nuovi clienti è molto utile per incoraggiare l'acquisto anche di un prodotto a basso costo, che permetterà al consumatore di provare la tua piattaforma, valutare i tempi di spedizione, la fedeltà della descrizione del prodotto e così via. Insomma, investire su questa promozione significa che dopo il primo acquisto, un cliente soddisfatto sarà propenso a ritornare, come spesso accade offline.
Oppure, puoi optare per le promozioni per i clienti già esistenti. A volte è una buona idea offrire sconti ai clienti che non si sentono da un po' di tempo, o che non navigano più sul tuo sito di e-commerce dopo il primo acquisto. Potrai offrire loro una percentuale di sconto sul tuo prossimo acquisto o consentire loro di ricevere un piccolo regalo a casa (ad esempio un lucido da scarpe) se un amico si registra sul sito e poi effettua un acquisto. Naturalmente, è possibile riservare sconti speciali per determinati giorni, solo per coloro che hanno già acquistato dal tuo sito di e-commerce, e così via.
Un’altra alternativa è quella di predisporre delle promozioni per i clienti “persi”. È molto probabile avere a che fare con clienti che non acquistano per un po' di tempo, o che magari hanno messo dei prodotti nel carrello, salvo poi abbandonare il processo di acquisto. Quello che si potrebbe fare è inviare loro una promozione, sotto forma di un coupon da spendere per il loro prossimo acquisto o una certa percentuale di sconto. In questo caso, l'ideale è cercare sempre di ridurre i resi del proprio e-commerce e di ridurre i carrelli abbandonati.
Se poi la creatività ti spinge a fare altro, puoi optare per vendite flash, avendo cura di seguire le tendenze nel momento dei saldi stagionali. Grazie al digitale, è ora possibile impostare campagne sponsorizzate e mirate per i propri clienti, e pubblicare un post di vendita per il periodo dei saldi estivi.
Nove: non trascurare i servizi post-vendita
Il cliente sfoglia il catalogo dei prodotti e – attratto da qualcosa- pensa al possibile acquisto, guarda le recensioni online e poi procede con il pagamento. Prima di catapultarsi nella gestione ottimale dei servizi offerti dopo la call to action “Paga ora”, bisogna essere ben consapevoli che il percorso dalla pagina del prodotto alla mail di conferma dell'ordine deve essere chiaro, ben definito, semplice e scorrevole per l'utente.
In particolare, il processo di checkout deve fornire tutte le informazioni utili, e rassicurare l'utente che l'e-commerce che sta utilizzando per effettuare un acquisto sia sicuro e comodo da utilizzare.
Bisognerà dunque fornire un'eccellente esperienza di carrello (prezzi, quantità e prodotto + miniature delle immagini), rendere l'icona del carrello ben visibile e visibile su ogni pagina del sito web di e-commerce, fornire garanzie di sicurezza del pagamento, fornire informazioni sui resi e sulla spedizione sulla pagina del prodotto, sulla revisione dell'ordine e sul pagamento, consentire la possibilità di acquisto senza registrazione, permettere all'utente di rivedere il proprio ordine prima di confermarlo, offrire diversi metodi di pagamento e tanto altro ancora.
Dieci: spingi sui giusti contenuti!
Se cerchi “e-commerce scarpe” su Google, o più in generale cerchi il prodotto che stai vendi online, ti stupirai di quanti siano i risultati che appaiono. Come puoi essere ben presente anche tu, magari nell’auspicio di spiccare rispetto alla concorrenza e farti notare con maggiore consistenza?
A parte le azioni SEO che puoi attivare, come in parte abbiamo avuto modo di ricordare qualche riga fa, dovresti spingere con grande attenzione e insistenza sulla possibilità di costruire contenuti ad hoc per i tuoi clienti, ottimizzati per i motori di ricerca.
Ti consigliamo pertanto di iniziare con un blog e pubblicizzare almeno un articolo alla settimana, impostare dei profili sui social media (è sufficiente concentrarsi sulle piattaforme in cui ritieni che i tuoi clienti siano più presenti), condividere i contenuti del blog sui social media e nelle community.
Ricorda di creare quante più forme di contenuto possibile, come immagini, infografiche, video, articoli tradizionali, messaggi sui social media, attività di email marketing, e così via.
Conclusioni
Nelle scorse righe abbiamo avuto modo di confrontarci un po’ sul modo più corretto per poter approcciare alla vendita di scarpe su Amazon. Naturalmente, gli spunti che hai letto nei paragrafi precedenti sono solamente delle semplici indicazioni che ti consentiranno di poter giungere in maniera più consapevole all’appuntamento con la realizzazione di un’apposita strategia di vendita delle tue calzature sui mercati digitali ma… siamo certi che ti saranno di aiuto, soprattutto se non hai alcuna precedente esperienza di avvio e di gestione di progetti imprenditoriali.
Evidentemente, come sempre abbiamo il piacere di fare nelle parti conclusive dei nostri approfondimenti, anche questa occasione ci è particolarmente gradita per poterti invitare a condividere con noi le tue riflessioni e i tuoi pensieri su questo tema, parlando con il nostro staff e con i nostri lettori di quali siano i passi più convenienti per poter vendere scarpe su Amazon con profitto. Buon proseguimento!
Molto ricco questo contenuto!!!
complimenti….ma le informazioni sulla vendita di calzature su amazon…solo su amazon….non sono esaustive (quello che piu’ mi interessava)……..