Avete deciso di vendere il vostro ecommerce per dedicarvi ad altro o perché volete semplicemente monetizzare i vostri sforzi? Non avete più tempo da dedicare al vostro store online? Qualsiasi sia la ragione che vi sta portando a vendere il vostro sito di commercio elettronico, c’è qualcosa che dovreste sapere.
Indice
Come si vende il proprio ecommerce?
Il processo di vendita di un ecommerce è abbastanza semplice, anche se a volte può richiedere più tempo di quanto si possa stimare, soprattutto a seconda delle dimensioni dell’iniziativa. In generale, la maggior parte delle vendite sarà strutturata in questo modo:
- si decide di vendere;
- si ottiene una valutazione del proprio ecommerce;
- si sviluppa un prospetto di vendita che possa riepilogare fatti e cifre sull’ecommerce;
- si cercano potenziali acquirenti;
- si negozia un prezzo con i potenziali acquirenti;
- si effettua la due diligence, ovvero la verifica dell'acquirente e gli aspetti finanziari;
- si trasferiscono le attività dell’ecommerce e il controvalore;
- si aiuta il nuovo acquirente a gestire la sua nuova attività.
Come intuibile, l’elemento più difficile da concordare è il prezzo, soprattutto se c’è un magazzino da collocare.
Come si valuta l’inventario?
Uno degli elementi centrali nella vendita di un ecommerce è legato al magazzino, che generalmente viene incluso nel prezzo di acquisto. Peraltro, il magazzino sarà oggetto di apposita attività di inventario, ovvero:
- prima di chiudere la vendita, viene effettuato un conteggio delle scorte che possa essere inglobato nel prezzo di vendita; in questa fase si cercherà anche di comprendere quale sia il criterio con il quale l'inventario sarà valutato;
- in tale ambito, è evidente che non tutto l'inventario sarà valutabile in maniera omogenea, perché ad esempio una parte del magazzino potrebbe essere invecchiata, rotta o obsoleta, e dunque il valore sarà rideterminato sulla base di specifici criteri, negoziando un prezzo più appropriato.
Come aumentare il valore dell’ecommerce prima della vendita
Esistono alcuni metodi per poter incrementare il profitto derivante dall’attività di vendita dell’ecommerce. Non tutti sono immediatamente applicabili, ma vale comunque la pena verificare la loro fruizione per poter valutare se possa essere o meno il caso di orientarle nel periodo precedente il collocamento del proprio sito di commercio elettronico. Tra le principali, l’esistenza di:
- fattori chiave che influenzeranno le nuove vendite;
- traffico stabile o in crescita da fonti diversificate;
- lunga storia positiva delle statistiche del traffico utenti (Google Analytics o altro);
- percentuale di vendite costante nel tempo;
- alta percentuale di visitatori abituali;
- assenza di problemi legali e di copyright;
- crescita potenziale in corso di espressione.
Dove vendere il proprio sito di ecommerce?
I canali di vendita del proprio ecommerce sono numerosi, e spesso dipendono dalle dimensioni dell’impresa. Di solito, per gli ecommerce di importi più contenuti, con controvalore inferiore a 100.000 euro, si possono vendere direttamente agli acquirenti tramite siti web e community qualificate.
Se tuttavia il valore dell’ecommerce è più elevato, tra 100.000 euro e qualche milione di euro, potrebbe essere opportuno ricorrere a dei broker, intermediari che potranno aiutarvi a trovare acquirenti, negoziare prezzi e altre condizioni, e strutturare l'affare.