Con oltre 144 bilioni di messaggi inviati ogni giorno, l'email marketing si conferma uno dei canali principali per la comunicazione commerciale. Predisporre una campagna di emailing efficace, tuttavia, non è semplice né immediato: qualunque sia l'obiettivo che un'azienda si propone, è necessario curare con attenzione contenuto e struttura del messaggio, per far sì che i destinatari lo aprano, lo leggano e compiano l'azione desiderata, ed evitare che esso venga erroneamente marcato come “posta indesiderata” dai filtri anti-spam.
Ecco alcune strategie di email marketing che, sulla base di test effettuati sull'invio e la ricezione, si sono rivelate particolarmente efficaci in tal senso.
Indice
1) Personalizzazione dell'email
Utilizzare il nome del destinatario nell'oggetto o nel corpo del messaggio è generalmente controproducente: gli utenti sono sempre più attenti e cauti rispetto a fenomeni quali il phishing, i furti di identità e le frodi telematiche, e riconoscono facilmente i tentativi di familiarità simulata. Ciò non significa che tutte le forme di personalizzazione siano off-limits; al contrario, studi dimostrano che riconoscere l'individualità del cliente – facendo riferimento ai suoi interessi e bisogni dichiarati, a dati personali consensualmente comunicati all'azienda, ad acquisti precedentemente effettuati… – si traduce in percentuali molto elevate di reazioni positive (oltre il 90%).
2) Lunghezza dell'oggetto
Una ricerca condotta da Adestra sulla lunghezza dell'oggetto di un'email promozionale ha prodotto i seguenti risultati:
- la fascia compresa tra 60 e 70 caratteri è una “zona morta”: non vi sono differenze significative quanto a tassi di apertura e di click;
- le email con un oggetto composto da più di 70 caratteri registrano maggiori tassi di click sul contenuto;
- il tasso di apertura aumenta con il diminuire del numero dei caratteri dell'oggetto.
3) Orario di invio
Secondo dati di Experian Marketing Services, i tassi di apertura, click e vendite maggiori si hanno per le email inviate di notte, tra le ore 20 e le ore 24. L'ora di invio ottimale dipende strettamente dal comportamento dei destinatari, dall'affollamento delle caselle di posta elettronica e dalla prontezza del marketer – fattori che possono essere valutati sono tramite test di invio ripetuti e analisi statistiche dei risultati.
4) Giorno di invio
È ancora Experian a scoprire che il sabato e la domenica sono i giorni migliori per inviare newsletter ed email promozionali: il volume di messaggi inviati nel weekend è basso, il che si collega a tassi più elevati di apertura e click.
5) Contenuti
Bluewire Media ha rilevato che le email più lette e cliccate offrono tool scaricabili gratuitamente (principalmente template e e-book), seguite da messaggi che contengono articoli da blog, interviste ad esperti, giochi e fotografie.
6) Mobile
Un numero crescente di utenti legge le proprie email tramite un device mobile (smartphone o tablet). È quindi essenziale che le email siano responsive, in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo con cui vengono visualizzate.
Uno studio di SocialTwist ha rilevato che le campagne di marketing condotte via email convertono più di quelle lanciate sui social: degli oltre 300000 utenti trasformati in nuovi clienti, oltre la metà è stata raggiunta via email (50,8%), il 26,8% via Twitter e il 22% via Facebook.
8) Re-engagement
Varie ricerche mostrano che i due terzi dei clienti acquisiti tende a diventare inattiva dopo circa novanta giorni dalla sottoscrizione. È consigliabile perciò attuare strategie di re-engagement, con email mirate che coinvolgano e fidelizzino gli utenti.