Il 2019 si preannuncia essere un anno di grandi sfide per i brand e per le loro esperienze sui social media. Ma quali saranno i trend su cui val la pena scommettere? Abbiamo esaminato che cosa ne pensa Hootsuite in tal proposito e… abbiamo estratto tre linee di tendenze che è opportuno non perdere d’occhio.
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Il 2018 è stato un anno di evidente crisi per la fiducia nei social media. Sulla scia dello scandalo Cambridge Analytica e dell’udienza al Congresso americano, Facebook ha dovuto affrontare crescenti pressioni di utenti e autorità di regolamentazione per migliorare la sicurezza e la trasparenza sulla gestione dei dati. Contemporaneamente, Twitter ha dovuto affrontare controversie sulla grande presenza di bot sulla sua piattaforma, eliminando milioni di account falsi.
Il risultato? Il 60% delle persone non si fida più delle aziende di social media. Per i marchi che operano in questi canali, il cambiamento in atto presenta sfide e opportunità in egual misura. Gli utenti sono diventati diffidenti nei confronti di molti media e influencer, e la fiducia è tornata a concentrarsi su amici più ristretti, familiari e conoscenti, media tradizionali e giornalisti autorevoli.
L’importanza delle storie
Secondo Block Party, le Stories – i video verticali a scomparsa inventati da Snapchat – stanno crescendo 15 volte più velocemente della condivisione basata sui feed. Ma che significa questo?
Ampliando le valutazioni, e generalizzandole almeno un po’, si può rammentare come i social media siano sempre più focalizzati non più su piattaforme testuali originariamente progettate per l'uso desktop, bensì su contenuti dinamici da fruire su reti mobili.
Le storie – in tal senso – sono l’elemento più gettonato. Si tratta di contenuti prevalentemente visivi e possono essere create e consumate velocemente, senza nient'altro che uno smartphone e un occhio creativo. Considerato che sono effimere – spesso scompaiono dopo una giornata – c'è più spazio per il divertimento e per la sperimentazione. Insomma, vengono percepite come reali, immediate e personali.
Questo non significa che tu debba abbandonare i vecchi “post”. Cerca però di ribilanciare la tua politica di comunicazione privilegiando (anche) le stories…
App di messaggistica per la comunicazione b2c
Le migliori e più diffuse app di messaggistica -WhatsApp, Facebook Messenger, WeChat, QQ e Skype – possono vantare un volume combinato di quasi 5 miliardi di utenti attivi al mese. Si tratta di un numero di utenti superiore a quello dei tradizionali social network di tutto il mondo.
In generale, gli utenti stanno dimostrando di spenere più tempo per la messaggistica e meno tempo per condividere le notizie sui social network. E questo passaggio dagli spazi pubblici a quelli privati sta cambiando rapidamente le aspettative dei consumatori.
Ad oggi, 9 consumatori su 10 vorrebbero utilizzare la messaggistica per comunicare con le imprese, e negli Stati Uniti è già il canale di servizio clienti preferito. In un sondaggio del 2018 condotto da Facebook su un campione di 8.000 persone, il 69% degli intervistati ha dichiarato che la messaggistica diretta con un'azienda li aiuterebbe a sentirsi più sicuri e maggiormente vicini al brand.