Il futuro dell'e-commerce nel 2020 sarà trainato da alcune linee di tendenza che stanno già influenzando alcuni dei principali mercati internazionali, e che si sono abbattute in buona parte anche sul nostro mercato tricolore.
D’altronde, che il panorama dell'e-commerce globale sia in continua evoluzione è ben noto, così come è ben noto che per poter reagire a questo dinamismo bisogna farsi trovare pronti, con un atteggiamento anticipatore delle novità.
Ogni anno, decine di cambiamenti possono aiutarci a far crescere il nostro business: meglio prepararsi, piuttosto che soccombere sotto il peso delle nuove sfide che potresti non essere in grado di fronteggiare.
Ma quali sono le 10 tendenze internazionali che potrebbero costituire il giusto trampolino di lancio per il tuo business?
Proviamo a commentarle brevemente.
Indice
Le vendite online cresceranno ancora
Le vendite al dettaglio dell’e-commerce globale continueranno a crescere ancora, raggiungendo quota 4.9 trilioni di dollari entro il 2021. I nuovi studi sono concordi nel prevedere che le vendite al dettaglio a livello mondiale raggiungeranno un nuovo massimo entro soli 2-3 anni, e che le aziende di e-commerce potrebbero godere di un tasso di crescita straordinario, del 265%, con passaggio di fatturato dai 1,3 trilioni di dollari del 2014 ai 4,9 trilioni di dollari del 2021.
Insomma, per le vendite online il futuro sembra essere roseo. Tuttavia, la cosa ancora più interessante è che le vendite di e-commerce a livello globale hanno costantemente intaccato il mercato mondiale della vendita al dettaglio, tanto che entro il 2021 il business del’e-commerce rappresenterà il 17,5% del totale delle vendite retail a livello mondiale. Dunque, nonostante ci attenda una crescita vertiginosa, le vendite online costituiranno ancora una piccola parte della torta complessiva delle vendite al dettaglio globali.
Ma cosa significa questo? È semplice: significa maggiori opportunità di crescita per il futuro! Per capitalizzare questa tendenza, i negozi fisici non potranno che abbracciare le infrastrutture digitale per portare le loro attività da offline a online, mentre le aziende online dovranno trovare nuovi modi per affermare ulteriormente i loro brand.
Lo shopping omnichannel diventerà sempre più prevalente
Man mano che le linee di demarcazione tra l'ambiente fisico e quello digitale svaniranno, i canali multipli diventeranno sempre più prevalenti nel percorso di acquisto dei clienti.
Qualcosa è già stato ben dimostrato: oggi quasi 3 clienti su 4 utilizzano canali multipli durante il loro percorso di acquisto. Per l'e-commerce questo significa che è importante capire come i propri clienti acquistano, con quali canali di marketing sono più coinvolti, e le loro motivazioni di acquisto.
Nel senso più semplice, una strategia di shopping omnichannel significa decodificare cosa, dove, quando, perché e come le persone acquistano i prodotti che vendi su un particolare canale.
Per esempio, i tuoi clienti possono cercare un prodotto online e poi comprare nel negozio, o comprare prodotti online e ritirarli in negozio. In linea di massima, maggiore è il numero di canali utilizzati dagli acquirenti, maggiore è anche la probabilità di un aumento del valore medio dell'ordine.
Ad esempio, alcune ricerche hanno dimostrato che i clienti che hanno utilizzato più di 4 canali di acquisto hanno speso il 9% in più nel negozio, in media, rispetto a quelli che hanno utilizzato un solo canale.
Dunque, ogni singolo punto di contatto tra te e la clientela diviene importante, perché mette a suo posto ogni singolo pezzo del mosaico. Conoscere i punti di contatto dei tuoi clienti prima dell'acquisto potrà informarti meglio su come promuovere i tuoi prodotti e allocare il tuo budget per il marketing nella maniera più opportuna.
Integra pertanto i tuoi elementi offline e online in un unico e coerente shopping multicanale, agevolando i più facili punti di contatto per i clienti che effettuano ricerche online e acquisti offline.

Sempre più persone fanno acquisti su piattaforme di social media. E con il miglioramento delle capacità di vendita dei social media, queste piattaforme sono diventate ben più che semplici canali pubblicitari.
Le persone possono ora acquistare, comodamente e rapidamente, i prodotti che preferiscono sulla piattaforma di social media che hanno scelto, da Instagram a Twitter, da Pinterest a Facebook, passando per YouTube: canali di social media che hanno lanciato i pulsanti “buy” (o quasi!) e che hanno migliorato significativamente le loro caratteristiche di social selling.
Naturalmente, orientare la propria strategia per poter incentivare gli acquisti dei social media non fa altro che ridurre il tempo e lo sforzo per gli acquirenti di fare il proprio shopping, rendendo così più produttivi gli sforzi in tal senso, con importanti implicazioni per l'uso diffuso tra le aziende di questa politica operativa, tanto che già da ora dovresti impostare i tuoi post sui social media per la vendita sui social, e pensare a modi più creativi per utilizzare le piattaforme sociali per elevare la tua redditività.
Le vendite sono sempre più internazionali
Un tempo le vendite dell’e-commerce, anche se potenzialmente amplificabili a tutto il Pianeta, erano veicolate sul proprio territorio locale di riferimento; inoltre, molte meno persone erano coscienti delle opportunità di acquisto online ed erano piuttosto restie e inserire i propri dati in un form online.
Oggi giorno, la possibilità di poter declinare il proprio sito in più lingue e su più culture e prassi, e la possibilità di disporre di servizi di spedizione e logistica sempre più efficaci, unitamente a una maggiore “maturazione” del consumatore medio, permette realmente di aggredire il mercato globale del commercio elettronico al dettaglio con particolare efficacia.
Dunque, tutte le imprese – anche la tua! – non possono far altro che adottare un approccio “internazionale” per garantire la propria sostenibilità accessibilità e competitività a livello mondiale. Naturalmente, l'adattamento a un modello di business globale non significa che devi necessariamente garantire una presenza “fisica” al di fuori del tuo territorio di principale operatività, ma magari potresti stringere delle partnership con operatori locali, per la logistica e non solo.
Gli acquirenti nazionali fanno sempre più spesso acquisti transfrontalieri
È un’altra tendenza strettamente collegata a quanto sopra: gli acquirenti sono sempre più alla ricerca di prodotti online al di fuori del proprio Paese d'origine. Oltre un acquirente online su due ha ad esempio recentemente affermato di aver effettuato un acquisto online da un rivenditore all'estero negli ultimi sei mesi, e la percentuale media dei consumatori che hanno effettuato acquisti all'estero per Continente è elevatissima ovunque, con un picco del 63,4% in Europa, e percentuali elevate, ma più contenute, altrove: 57,9% in Asia-Pacifico, 55,5% in Africa, 54,6% in America Latina e 45,5% in Nord America.
Questo trend di crescita è legato a quello che abbiamo detto in precedenza sull'internazionalizzazione!
L'e-commerce B2B è più grande del B2C
Molti imprenditori dell’e-commerce concentrano tutte le proprie energie sul mondo B2C ma… dimenticano che in realtà l’e-commerce B2B è ancora più importante e, secondo le ultime stime, due volte superiore a quello B2C entro il 2020. Si tenga conto che solo negli Stati Uniti, le vendite di e-commerce B2B raggiungeranno quota 1.184 trilioni di dollari entro il 2021.
Naturalmente, se vuoi entrare in questo comparto, devi adattare la tua competenza. L'esperienza di acquisto B2B è infatti molto più complicata di quella di un acquirente B2C, e a causa della natura della transazione, gli acquirenti B2B di solito hanno bisogno di passare attraverso varie fasi, tra cui una maggiore interazione, trattative e approvazioni dei responsabili degli acquisti o altri decision maker prima di poter effettuare un acquisto di successo.
La personalizzazione dell'e-commerce diventerà uno standard
La personalizzazione dell'e-commerce è diventata una tendenza di rilievo tra tutte le aziende negli ultimi due anni, ma nel 2020 e negli anni a venire, non sarà più una semplice tendenza.
Con l'aumentare delle aspettative da parte dei clienti, la personalizzazione diventerà dunque uno standard: già oggi una recente analisi ha affermato che il 33% dei clienti ha chiuso il rapporto con un'azienda perché la personalizzazione della propria esperienza di acquisto è stata ritenuta insufficiente o inesistente.
Inoltre, la personalizzazione si è evoluta rapidamente verso strategie di marketing sempre più sofisticate… insomma, sono definitivamente tramontati i giorni in cui la personalizzazione consisteva nel riconoscere un cliente per nome! Ora, la personalizzazione dell'e-commerce consiste nel mostrare dinamicamente ad un cliente un'esperienza d'acquisto unica e personalizzata, attraverso l’analisi di un grande volume di informazioni personali che vanno dalla demografia al comportamento durante la navigazione, dalla sua storia degli acquisti ad altri dati rilevanti per il percorso di shopping.
Mobile shopping sempre più importante
Negli ultimi due anni, il mercato della telefonia mobile ha compiuto un importante balzo in avanti, e si pensa che possa raggiungere il 70% di tutto il traffico e-commerce entro la fine dell’anno, spinta dalla crescente voglia degli acquirenti di effettuare le loro transazioni senza dover passare attraverso un desktop.
In altri termini, oggi gli acquirenti desiderano la comodità di fare shopping… a portata di mano. Con i loro dispositivi mobili, d’altronde, è oggi possibile navigare, fare ricerche e acquistare prodotti, quando e dove vogliono. Con un business da mobile pari a 175,4 miliardi di dollari di entrate entro il 2020, gli acquisti mobili saranno ancora più rilevanti negli anni successivi. E questo, in fondo, significa solamente una cosa: non puoi che unirti subito alla rivoluzione dello shopping mobile intraprendendo alcune azioni dedicate, come un checkout mobile di facile utilizzo, la predisposizione eventuale di una propria applicazione mobile, l’uso di notifiche push per migliorare la comunicazione con la propria clientela, e così via.
Il commercio vocale è all'orizzonte
Una tendenza molto recente nel mondo dell'e-commerce è rappresentata dalla crescita della tecnologia vocale. L'introduzione di dispositivi vocali come Amazon Echo e Google Home ha già portato a nuovi modi di interagire con i brand attraverso la navigazione online ad attivazione vocale.
La navigazione vocale è stata ampiamente adottata dai clienti con il passare degli anni, e ora anche il commercio vocale è finalmente in crescita, pur abbastanza timido.
Tieni conto, in tale ambito, che il commercio vocale è il termine usato per descrivere qualsiasi transazione con un'azienda, che avviene utilizzando un dispositivo vocale. Si tratta di una opportunità che ha aperto un nuovo canale per le aziende di e-commerce per vendere e per far crescere il proprio business. Si stima infatti che entro il 2020 il commercio vocale genererà un totale di 40 miliardi di dollari di vendite solo negli Stati Uniti!
Emergeranno nuove opzioni di pagamento
Fornire al proprio cliente il maggior numero di utili opzioni di pagamento è uno dei fattori essenziali per poter incentivare le conversioni. Senza disporre del proprio canale di pagamento preferito, infatti, i clienti finiranno con il non acquistare dal tuo negozio online, e privilegiare magari quello del tuo concorrente.
Dunque, se vuoi rimanere competitivo, prendi atto dell’esistenza di nuove forme di pagamento che i tuoi potenziali acquirenti potrebbero voler utilizzare, dai portafogli digitali come Google Pay, Paypal, Apple o Samsung Pay, fino alle nuove frontiere delle criptovalute.
La maggior parte dei nuovi e più innovativi sistemi digitali permettono alle persone di effettuare acquisti attraverso le transazioni elettroniche, consentendo così un'esperienza di acquisto senza alcun ostacolo. Secondo alcune ricerche, circa il 70% delle persone si aspetta che i pagamenti digitali supereranno i contanti e le carte entro il 2030.
Per quanto attiene l’altra grande opzione di pagamento che sta divenendo sempre più gettonata è quella delle criptovalute. Anche se per il momento le valute digitali sembrano essere inerenti più che altro al mondo della speculazione, piuttosto che a quello dei pagamenti, il 2020 e l’approdo di Libra e altre stable coin dovrebbe favorire la loro fruizione anche per poter regolare gli acquisti sugli e-commerce.
Insomma, in un mondo in continua evoluzione, e con l'intensificarsi del potere d'acquisto dei consumatori globali, con la proliferazione delle esigenze e delle abitudini degli utenti dei social media e con il continuo progresso delle infrastrutture e della tecnologia, il futuro dell'e-commerce nel 2020 sarà più vivace che mai.
Il gestore di un sito di commercio elettronico non potrà che armarsi con pazienza di queste 10 linee di tendenza e delle altre linee guida che permetteranno di portare il proprio progetto ad un nuovo livello. E tu che cosa ne pensi? Quali ritieni che siano le tendenze internazionali che si affermeranno maggiormente nei prossimi anni?